Gorgonzola, un inconfondibile formaggio dalla forza evocativa

Attorno al gorgonzola, caso unico nella storia dei formaggi, si è creata una mitografia: lo dimostra anche il libro Il gorgonzola. Un formaggio d’ispirazione (Mauro Pagliai editore).
Claudio Maria Tartari e Maria Cristina Ricci sono i due autori del volumetto che raccoglie una cinquantina di citazioni reperite in testi narrativi, epistolari e romanzi fra il Settecento e il XXI secolo, dalle quali appare la forza evocativa di questo inconfondibile formaggio.
Infatti se molto noto e apprezzato è l’abbinamento del gorgonzola alla polenta, ai corposi vini rossi o marsalati, a molteplici ricette di cucina tradizionale e innovativa… meno conosciuto è invece il legame con i testi di scrittori o di intellettuali italiani e stranieri, che hanno fatto di questo formaggio quasi un personaggio. Lo si trova a volte esaltato come cibo divino, a volte vituperato e deriso per le sue caratteristiche organolettiche così spiccate, talvolta citato come nota di colore, talaltra come segnale di marginalità o devianza, qualcosa di «vizioso» come l’uso di una droga… Scrittori classici come Stendhal, Manzoni e Gadda, premi Nobel e numerosi giornalisti contemporanei sono equamente divisi tra incondizionati estimatori e feroci detrattori. Il gorgonzola non ammette mezze misure.
A testimonianza della fama raggiunta da questo inconfondibile prodotto caseario in tempi, luoghi, ambiti molto lontani dal contesto d’origine, l’omonimo borgo a oriente di Milano, gli autori di questa pubblicazione hanno raccolto, in anni di letture tra le più disparate, un ampio repertorio di citazioni di letterati e uomini di cultura di dieci nazionalità diverse che a partire da metà Settecento hanno inserito tra le loro pagine il gorgonzola. Dunque: una nutrita compagine di «gorgonzofili» e «gorgonzofobi».
Il libro contiene anche una panoramica storica che sottolinea l’interazione fra le caratteristiche morfologiche dell’agricoltura padana e la produzione casearia, sfociata nell’invenzione del gorgonzola.