A Firenze (e non solo) tutti lo abbiamo conosciuto, di persona o almeno di nome perché la sanità che rima con efficienza ha avuto da anni questo nome e questo volto...
Ricordando il pioniere
della sanità privata.
A Firenze (e non solo) tutti lo abbiamo conosciuto, di persona o almeno di nome
perché la sanità che rima con efficienza ha avuto da anni questo nome e questo
volto. E non la facciata cadente di un vecchio ospedale, spesso tra incuria e
disattenzione per il paziente, ma al contrario un luogo di accoglienza fisica e
prima ancora umana, il che non è poco specialmente per chi si trova in ansia o
comunque non a completo proprio agio, nell’attesa di un esame clinico talvolta
d’importanza notevole se non capitale.
“Il paziente è al centro del sistema, è fondamentale conoscerlo. Risolvere i
suoi problemi. Esaudire i suoi desideri (espressi e non espressi). Tutelare i
suoi diritti. Offrendo un servizio eccellente”. In questo quadro si riassume,
sempre che si possa stringere in poche righe una vita ed una passione di
dedizione, l’opera dell’uomo, del medico e del manager. Non da poco,
considerato il periodo in cui è sorta e si è sviluppata tale esperienza, ma
ancor più il contesto - la città di Firenze - all’avanguardia, ben più e prima
di altri capoluoghi sulla carta forse maggiormente titolati.
Così l’Istituto Fanfani, il pupillo del Professore come era da tutti chiamato
Manfredo, è diventato in breve un centro di eccellenza nazionale, con la prima
TAC in Italia, la visita del mitico cardiochirurgo Barnard che aprì le porte ai
trapianti, ridando speranza di nuove aspettative di vita. Ma anche e direi
ancor più con la cura ed attenzione riservate ogni giorno all’accoglienza del
paziente, tra una sterminata collezione di opere d’arte ed una immancabile
cortesia del personale.
E così anche ed anzi prima del medico l’uomo Fanfani, intriso di umanesimo,
cultura e rigore verso se stesso per porsi, quale sempre è stato, come esempio
col proprio operato. Lodevole in un'epoca come la nostra in cui la parola
“esempio” è quasi sparita dai dizionari: una traccia seguita ed implementata
con amore e competenza dai figli Stefania e Fabio presenti ed attivi ogni
giorno nella vita dell’Istituto, come in quella della città.
Alla memoria di Manfredo, ai suoi numerosi illustri amici quali Guttuso,
Rapisardi, Fallaci, La Pira solo per citarne i più famosi è doveroso omaggio il
bel testo dell’autrice Alessandra Abramo "Manfredo Fanfani: il professore,
l’uomo, il medico, l’impresa" (pp. 128, euro 38) in uscita per i tipi di
Polistampa.
A noi tutti il ricordo simpatico e non per questo meno deferente, del famoso
“Professor Sassaroli” di Amici miei con la scena madre girata proprio nello
studio del nostro Professore e la presenza ingombrante quanto calorosa del
“cagnolino” Birillo...
Data recensione: 24/04/2024
Testata Giornalistica: FoodMoodMag.it
Autore: Claudia Rumi