A Palazzo Vecchio la favola riscritta da Ruth Càrdenas illustrata da Grazia Tomberli…
«Un’impresa
folle e fantastica, come sono io». Così Ruth Càrdenas Vettori definisce il suo
progetto Passeggiando per Firenze con Pinocchio…, la mostra in letteratura e arte
che inaugura sabato 11 maggio alle 16 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio.
Protagonista Pinocchio che, stanco della sua condizione di burattino di legno,
decide di scappare diventando un bambino del terzo millennio che a bordo del «Freccia
Rossa della fantasia», con alla guida Collodi, e Geppetto Capotreno, arriva a
Firenze, portando con sé tutte le vocali e le consonanti, e ne assapora tutta
la conoscenza, per restituirla attraverso storie e immagini. Le storie sono quelle
uscite dalla penna di Ruth, piccoli scritti, come delle scenette teatrali, che
congiungono il realismo magico sudamericano con l’Umanesimo fiorentino; le
immagini sono le opere grafiche e pittoriche di Grazia Tomberli, che
identificano le parole con i disegni, con leggerezza ed eleganza. Così,
Pinocchio fa da Cicerone e porta a passaggio tutti i fiorentini: bambini,
giovani e adulti, riscoprendo passo dopo passo, le bellezze di questo luogo
privilegiato e universale, incontrando dal vivo i più grandi artisti e
intellettuali. A cominciare da Luigia de’ Medici, la «fantina dei beni
culturali», con cui stringe il patto della fantasia, fino a oggi, per
rinfrescare la nostra memoria storica, ricordandoci che la Conoscenza di chi
siamo e dove abitiamo. Forma la Coscienza e ci rende liberi. «È un sogno nello
spazio e nel tempo?spiega Ruth ?in cui abbiamo cercato di evitare la cartolina.
Io, guerriera delle Ande, ho voluto creare una piccola simbiosi con la città,
rispettando Firenze, tanto superba quanto bella, senza dimenticare la mia identità.
È un lavoro durato più di sei anni, insieme a Gaza, in grande sintonia, per
arrivare a far sì che “la gente leggendo dipinga e guardando il dipinto possa
leggerlo”. È il mio testamento d’amore». È un viaggio attraverso 96 testi
letterari inediti accompagnati da altrettante opere tra grafica e pittura che
raccontano la biografia di Firenze e della Toscana. Il tutto con la colonna
sonora della scuola di Musica di Fiesole e gigantesche proiezioni digitali. La mostra,
presentata ieri alla «Fondazione Romualdo del Bianco» a Palazzo Coppini, è
organizzata dell’Istituto Superiore di Cultura Mircea Eliade, con il patrocinio
del Comune di Firenze e della Regione Toscana, e rimarrà aperta fino al 21
maggio. L’ingresso è libero, con orario 10.30-18.30.
Data recensione: 09/05/2024
Testata Giornalistica: Corriere fiorentino
Autore: Francesca Tofanari