Lasciate perdere il titolo e andate al sodo. «Certi uomini (e altre donne)» (Mauro Pagliai editore, collana Finzioni, 80 pagine)...
Il libro «Certi uomini (e altre donne)» dello scrittore
Walter Scancarello è un campionario letterario che ruota attorno al tempo e al
bilancio
Lasciate perdere il titolo e andate al sodo. «Certi uomini (e altre donne)»
(Mauro Pagliai editore, collana Finzioni, 80 pagine) è un libro che contiene
pagine sorprendenti. Lo ha scritto Walter Scancarello, che nella vita fa
il bibliografo e bibliotecario presso la
Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze. Ma che nel suo privato ha
un’intensa attività letteraria. La sua ultima fatica è appunto questo volume
che contiene undici racconti, alcuni dei quali assolutamente efficaci.
Prendiamo ad esempio «Dall’altra parte», che apre la raccolta del volume e che
racconta la storia di due ragazzotti tra la sponda di Castelfranco e quella di
San Romano: l’autore li coglie mentre provano a sfidare il fiume con un canotto
trovato nella casa di un parente. E si trovano di fronte l’Arno «verde d’un
verde moccioso, che impediva di calcolare la reale profondità». Ma anche
«Quarant’anni di Leo», storia ambientata a Livorno – città che torna più volte
in questa raccolta – che porta il protagonista Leo, tutto sommato un uomo
ordinario (con tanto di famiglia e lavoro comune), a fare una sorta di bilancio
con la sua esistenza, dentro una giornata atipica, «senza la puntura d’ansia
sul cuore».
I racconti di questo libro sono legati da un filo, che è quello appeso tra la
vita vissuta e ciò che resta della vita. Nelle sue infinite possibilità,
comprese quelle della narrazione. È un discorso, questo, che accomuna tutti i
racconti di Scancarello anche quando la vita sembra essere qualcosa di ostile o
che sembra presentarsi come tale (come nel caso de «Le pistole»). La grana
della scrittura è alta: lo scrittore sembra aver letto e digerito i più
importanti autori del Novecento e di aver trovato uno stile tanto asciutto
quanto efficace, che sfonda – molto spesso – nel territorio della poesia.
Data recensione: 24/01/2024
Testata Giornalistica: Corriere fiorentino
Autore: Simone Innocenti