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Con questo nuovo libro -– dal suggestivo titolo “Il dito e l’anello” (che è uno dei pezzi, forse tra i più commoventi...

In libreria il nuovo libro dello scrittore Roberto Carlo Delconte

Con questo nuovo libro -– dal suggestivo titolo “Il dito e l’anello” (che è uno dei pezzi, forse tra i più commoventi, presenti nella raccolta) – Delconte (che ricordiamo è giurista, canonista, docente e pubblicista) recupera, con forza e grazia, la nobile tradizione italiana dell’elzeviro di qualità (che è quell’articolo di fondo di letteratura, da terza pagina, che spazia liberamente dal racconto, dalla memoria autobiografica, dalla riflessione sull’attualità, alla cultura e all’arte) offrendoci, forse, in queste pagine la prova della sua maturità narrativa. Gli argomenti trattati sono molti: personaggi ecclesiastici e amici di valore, ricordi familiari, originali interpretazioni su famosi dipinti, riflessioni sulla letteratura, sul diritto e sulla spiritualità cristiana, tutti però segretamente accomunati dall’attenzione per l’uomo, ed i mille risvolti della sua avventura esistenziale. Da questo ricco zibaldone – di grande fascino e di piacevole e corroborante lettura – possiamo sicuramente ricavare non soltanto felici intuizioni ed acute riflessioni, ma anche un certo godimento estetico derivante dalla inquieta e levigata parola dell’autore. Pur nell’impossibilità di render conto della varietà e profondità dei temi proposti (alcuni dei quali – pensiamo alla originale lettura dantesca sul canto X del Paradiso, o alle pagine dedicate al novelliere Matteo Bandello, o agli scrittori Personè, Marchini o La Capria, al tema della comunicazione o della sapienza o alla interessante interpretazione “castelnovese” dell’Ultima Cena di Leonardo – meriterebbero ognuno una recensione propria), non possiamo non citare le belle pagine dedicate al ricordo del padre dell’autore (“Di giorno sul fiume”); alle zie di Pegli (“L’ascensore di Pegli”); agli amati zii Dante e Paolina (“Il dito e l’anello”); ai ricordi di gioventù (“Lezione sull’erba”); al rapporto tra valore personale e tradizione familiare (“La regola del tre”) e, infine, al commosso e vivissimo ricordo del Vescovo di Alba e poi di Tortona Luigi Bongianino (“Il vino del vescovo”).
Se è vero che, da sempre, Delconte è in bilico tra diritto e letteratura, tra appassionata ricerca e scrupolo divulgativo, in quest’opera dimostra la sua maturità di studioso e scrittore: ed il lettore potrebbe avere così l’impressione di trovarsi nel proprio confortevole salotto di casa insieme all’autore, il quale vuole condividere in amicizia la sua parola, quale fosse un pregiato e artigianale liquore da assaporare in compagnia… perché – come ha scritto il professore Michele Madonna nella bella prefazione (citando il regista Ermanno Olmi) – “tutti i libri del mondo non valgono un caffè con un amico”.
Data recensione: 01/10/2023
Testata Giornalistica: Bollettino SS. Pietro e Paolo - Castelnuovo Scrivia
Autore: ––