L’Edizione nazionale delle opere di Leon Battista Alberti sforna, nella sezione Trattatistica morale, questo trattato...
L’Edizione nazionale delle opere di Leon Battista Alberti
sforna, nella sezione Trattatistica morale, questo trattato, un testo
fondamentale che riprende e rielabora passi dei classici – in particolare
Cicerone, Quintiliano, Orazio, Giovenale, Dante e Petrarca – sulla figura del
letterato, dello studioso, dell’intellettuale, sul suo impegno, consapevole,
costante, prioritario, verso sé stesso e verso gli altri, di essere la
coscienza critica del potere e della società. Un’analisi programmatica della
condizione, del ruolo e delle funzioni del letterato in cui si dimostra che le «litterae»,
lungi dall’essere inutili, hanno un’indubbia utilitas di tipo morale e civile
perché ogni società ha bisogno di persone che ricerchino la verità per
migliorare sé stesse e il mondo, per aiutare a distinguere il bene dal male, il
vero dal falso, l’essere dall’apparire. Proprio per questo le «litterae» sono
incompatibili con ogni piacere mondano, con la ricchezza, soprattutto con i
modi e gli onori della politica. L’invettiva contro i letterati che si piegano
agli interessi del denaro si intreccia all’elogio della vita contemplativa in
nome di virtù e conoscenza, mentre l’invito finale rivolto ai giovani «ad
gloriam atque ad fructum posteritatis et immortalitatis» segna un ulteriore
attacco polemico agli ideali dominanti di ricchezza e potenza. Il trattato
breve, incisivo, quasi un pamphlet o un saggio di critica militante, risulta
estremamente attuale in questi nostri giorni grami e duri, davvero «un’opera
valida per tutti i tempi» come scrive Mariangela Regoliosi nella Premessa. Il
testo in affinata edizione critica è preceduto da un’Introduzione molto ampia
sulla cronologia e il contesto storico biografico, i testimoni manoscritti e a
stampa, i legami di tradizione tra i testimoni, le fasi redazionali, i criteri
ecdotici. Il secondo tomo offre, con riferimento ai capitoli e paragrafi del
trattato, puntuali indicazioni sui fenomeni linguistici e sui rapporti
intertestuali e intratestuali, secondo la prassi del ‘commento continuo’. Cui
si aggiunge il fittissimo corredo di indici, dei manoscritti e delle stampe,
delle opere di Leon Battista e di Carlo Alberti, delle fonti, con un prezioso
Indice linguistico e stilistico e l’Indice dei nomi e dei luoghi.
Data recensione: 01/07/2023
Testata Giornalistica: Giornale Storico della Letteratura Italiana
Autore: Maria Luisa Doglio