Italino, il giovane Italo Calvino che vive in un giardino incantato della Riviera Ligure, quello della casa di Sanremo
Il 2 novembre la presentazione ad ingresso libero del libro ‘Il
giardino di Italo’, che offre un ritratto inedito di Calvino ragazzo nell’anno
del centenario dalla nascita
Italino, il giovane Italo Calvino che vive in un giardino incantato della
Riviera Ligure, quello della casa di Sanremo. Ce lo racconta in un viaggio,
tanto più vero quanto più immaginario, Enzo Fileno Carabba, che nel 1990 ha
vinto il Premio Calvino con il libro Jakob Pesciolini, nel romanzo breve ‘Il
giardino di Italo’, edito da Ponte alle Grazie. Il libro viene presentato il 2
novembre dall’autore Enzo Fileno Carabba con Marino Biondi e Antonio Pagliai.
Alle 18 ad ingresso libero al caffè letterario del Teatro Niccolini di via
Ricasoli nell’ambito delle «Niccolitudini», le presentazioni di libri che non
annoiano e durano poco, molto seguite e attese dal pubblico. Ricco il
calendario di appuntamenti al Niccolini, che si conferma luogo d’eccezione di
trasmissione di valori e cultura aperto alla città. In questo romanzo,
mescolando ricerca storico biografica e immaginazione, viene fuori un ritratto
inedito di Calvino ragazzo, in una chiave beffarda e giocosa che illumina
aspetti conosciuti, ma percorre piste poco battute, dalla botanica alla
passione per i fumetti. Nel centenario della nascita dell’autore de Il barone
rampante e de Il cavaliere inesistente, avvenuta il 15 ottobre 1923, Carabba ci
porta dove tutto è cominciato, dove grazie ad alberi ipnotizzanti e pere
proibite, tarzan anarchici e famosi illustratori, vecchi fumetti e granchi
ballerini, la leggerezza calviniana, si fa tenera e onirica, lasciando
affiorare quella giocosa libertà che, sola, potrà rendere rampanti i baroni,
dimezzati i visconti, inesistenti i cavalieri. I genitori di Italo credono nel
potere razionale, etico e sociale della scienza e mentre fuori tuona la
retorica fascista, la lingua che si parla in quel giardino, un “Paradiso
sperimentale”, è seria, priva di sentimentalismi, di una laica compostezza. Ma
quando Italino si avvicina al mare, viene travolto da un’onda che lo rimescola
e gli fa capire che non siamo creature esatte. È allora che in lui si accende
quella tensione perenne tra razionalità e fantasia, la voce dello scrittore Italo
Calvino. “‘Tutte queste onde. Ce n’era una gigantesca che mi ha preso’ disse
Italino quando finalmente ne fu capace. ‘Ma oggi non ci sono onde. Sei andato
giù da solo’ disse il fratello Floriano indicando un mare piatto. Insomma: il
mare era calmo o mosso? Non lo sappiamo. Non c’eravamo. E che c’entra il mare.
Noi stiamo parlando dell’onda. E l’onda la sa troppo lunga perché è nata prima
di noi” racconta nel libro Carabba, che con il suo ultimo libro, Il digiunatore, pubblicato nel 2022
sempre da Ponte alle Grazie, ha vinto il Premio Comisso.
Data recensione: 31/10/2023
Testata Giornalistica: La Nazione.it
Autore: Maurizio Costanzo