Con il suo saggio “Johann Caspar Goethe e il suo viaggio in Italia”, versione italiana e non solo traduzione letterale
Con il suo saggio “Johann Caspar Goethe e il suo viaggio in
Italia”, versione italiana e non solo traduzione letterale del suo libro in
tedesco pubblicato nel 2021, Chiara Santucci Ganzert ha arricchito e reso
fruibili per un pubblico più vasto le conclusioni del suo lavoro di analisi e ricerca
dedicato a Johann Caspar Goethe (padre del ben più famoso Johann Wolfgang) e al
poco noto diario del Grand Tour da lui compiuto nel 1740 attraverso l’Italia.
L’autrice riporta, nella loro autenticità, frasi e frammenti del resoconto del
viaggio (che Johann Caspar, a differenza di suo figlio, scrisse in italiano)
collegandoli e completandoli magistralmente così da rendere ben comprensibile
il pensiero dell’autore senza tuttavia privare il lettore del piacere di
conoscere le “stranezze” e le sgrammaticature dell’italiano un po’ stentato ma
ammirevole di Johann Caspar. Il risultato di tale lavoro di elegante ricucitura
operato da Chiara Santucci Ganzert è un testo fluido e scorrevole, che ci
solleva dalla difficoltà di leggere un testo lungo e di non semplice
interpretazione, regalandoci di esso le parti più significative, nelle quali
possiamo apprezzare sia le impressioni, a volte felici a volte sconcertate, del
viaggiatore tedesco nell’Italia di allora, sia il suo sforzo di esprimersi in
una lingua che non padroneggiava, laddove l’autrice non manca di fornirci
delucidazioni.
Oltre a questa bella e accurata “sintesi” del diario di viaggio di Johann
Caspar, il saggio ci offre anche informazioni dettagliate sulla sua famiglia di
origine, frutto di approfondite ricerche che rendono il testo molto rigoroso
dal punto di vista accademico, ma al tempo stesso più che gradevole e di facile
lettura (grazie anche alle diverse note esplicative molto chiare) per un pubblico
privo di una preparazione specifica in materia.
L’autrice utilizza infatti una prosa piacevolmente arricchita da riflessioni,
trattate con molta sensibilità, sulle vicende e le relazioni familiari di
Johann Caspar, in particolare nei riguardi della moglie, tanto più giovane di
lui, e dei due figli ai quali riservò un’educazione molto rigida, ma
decisamente lungimirante. Per questo motivo, l’edizione italiana del saggio non
ha solo il pregio di fornire una magnifica sintesi, ben congegnata, con frasi e
frammenti del testo originario di Johann Caspar, ma anche quello di far
conoscere ai moltissimi italiani che non comprendono la lingua tedesca questo particolare
autore, finora ingiustamente sottovalutato.
Va sottolineato infatti che il vasto e significativo resoconto del Grand Tour,
che Johann Caspar Goethe ha rielaborato per anni dai suoi appunti di viaggio, è
decisamente particolare non solo perché scritto interamente in italiano ma
soprattutto perché molto diverso anche nel contenuto dagli altri diari dei
viaggiatori tedeschi, essendo ricco di acute osservazioni sulla situazione
sociale, economica e religiosa della frammentata Italia del 1740, alla quale
l’autore ha dedicato più attenzione che alle opere d’arte, a differenza di suo
figlio e di tutti gli altri viaggiatori tedeschi del Grand Tour in Italia.
Ingiustamente dimenticato, il lavoro di Goethe senior, rivive oggi non solo per
i cultori della materia, ma anche per un pubblico molto più vasto grazie al meticoloso
lavoro di Chiara Santucci Ganzert e alla limpidezza della sua scrittura.
Data recensione: 17/10/2023
Testata Giornalistica: VDIG - Confederazione delle Associazioni Culturali Italo-tedesche
Autore: Eloisa Grande