“Sono alla fine, e voglio morire a Firenze. E ora ci siamo. Ma morirò in piedi, come Emily Brontë”. A diciassette anni
Teatro Niccolini
“Sono alla fine, e voglio morire a Firenze. E ora ci siamo.
Ma morirò in piedi, come Emily Brontë”. A diciassette anni dalla scomparsa di
Oriana Fallaci, l’attore Ugo De Vita le rende omaggio sul palcoscenico del
Teatro Niccolini di Firenze (Via Ricasoli, 3) in una serata evento in cui
reciterà i passi più toccanti del best seller di Riccardo Nencini intitolato
Morirò in piedi. Lo spettacolo, che avrà luogo venerdì 6 ottobre alle 20.45
(ingresso gratuito, gradita la prenotazione: info@teatroniccolini.com), sarà
un’ora di racconto tra memorie e aneddoti, ricordi e confidenze, intervallati
da brani di J.S. Bach eseguiti al violoncello da Andrea Sernesi. “Un’occasione
per non dimenticare Oriana”, spiega De Vita, “permettendo alla città di Firenze
di ‘abbracciare’ idealmente la grande scrittrice: coraggiosa, scomoda,
testimone straordinaria del secondo Novecento. Un modo per restituirle la sua
città, fuori dai pregiudizi”. Il testo di Nencini, uscito nel 2007 per
l’editrice Polistampa, è stato accolto come un vero e proprio testamento
spirituale in cui Oriana discute con l’amico Riccardo di tanti argomenti – la
malattia che la sta uccidendo, la crisi dell’Occidente, il passato come
reporter di guerra, il rapporto con i propri concittadini – mostrando il
carattere austero, graffiante e deciso che l’ha resa famosa ma senza rinunciare
a momenti di tenerezza e fragilità. Emerge il ritratto di una donna sofferente
eppure, come sempre, libera e spavalda.
Data recensione: 26/09/2023
Testata Giornalistica: Il Tirreno
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