La silloge poetica Lontananze – edizioni Polistampa – di Ottaviano De Biase è un’opera straordinaria
Comincia con la raccolta poetica del nostro “marinaio di
montagna” questa nuova rubrica: recensioni, consigli, scambi per tornare ad
appassionarsi alla lettura. E questa è un’opera che resterà nel cuore, perché
c’è l’amore vivo per il paese, luogo antropologico d’eccellenza, ma anche
l’amore verso quei piccoli borghi che vanno scomparendo, per cui l’autore si fa
voce di critica sociale e civile
La silloge poetica Lontananze –
edizioni Polistampa – di Ottaviano De Biase è un’opera straordinaria, che
affronta il tema universale della lontananze, attraverso il potere evocativo
delle parole.
Il poeta nasce a Santa Lucia di Serino (Avellino) il 21 agosto 1947. Dopo una
breve stagione da emigrante in Germania, nel 1966 si arruola volontario nella
MM, presso cui nel 1972 si abilita in Electronic Warfare Systems, Sistemi di
difesa elettronica per applicazioni navali. Nel 1973 entra a far parte del Sios
(Servizio Informazioni Operative e Situazioni). Contemporaneamente coltiva
un’altra grande passione: quella della poesia, della narrativa, del teatro.
Dedica il tempo libero alle risorse umane e al volontariato.
Nel 1989, assieme a quattro suoi amici, fonda il quindicinale Provincia .
Collabora, per conto del Centro Studi Guido Dorso di Avellino, alla formazione
del Dizionario Bibliografico degli Irpini. Scrive sul Corriere dell’Irpinia ,
già Quotidiano del Sud , dove negli anni ha pubblicato articoli prevalentemente
di storia locale. Mantiene una collaborazione con alcune riviste nazionali ed
estere. Dal 2008 è Cavaliere al Merito della Repubblica.
Questa raccolta di poesie, scritte da un autore di grande sensibilità, quale è
Ottaviano, il marinaio di montagna , ci invita a navigare nelle profondità
dell’anima, nell’eterno dilemma tra il restare e l’andar via.
Le sue poesie, con la loro bellezza e intensità, ci conducono in un viaggio
poetico che abbraccia sia la solitudine che la speranza.? La forza di
Lontananze risiede nella capacità dell’autore di catturare la complessità
dell’inquietudine umana, attraverso immagini suggestive e un linguaggio poetico
ricco di sfumature. Ogni poesia si trasforma in un quadro emotivo, in
cui i lettori possono immergersi per sperimentare la nostalgia, la malinconia,
ma anche la gioia di ricordi passati o di speranze future.
Nella sua raccolta egli dimostra una padronanza straordinaria della lingua
poetica, utilizzando metafore potenti e immagini vivide; le parole si fondono
in armonia, creando un ritmo melodico che risuona nel cuore del lettore. Ogni
verso è intessuto con cura, donando profondità e significato alla poesia
stessa.
Oltre alla maestria stilistica, le poesie della raccolta presentano un’impronta
emozionale tangibile. L’autore coglie le sfumature delle emozioni, dalle più
delicate alle più travolgenti, creando una connessione immediata con il
lettore, attraverso la bellezza delle parole e la forza delle immagini.
La varietà di temi trattati all’interno della raccolta aggiunge una profondità
ancora maggiore alla sua portata. Alcune poesie si concentrano sulla lontananza
fisica, descrivendo il dolore di essere separati da una persona cara, quale la
madre o dai luoghi amati. Altre, invece, affrontano la lontananza emotiva,
esplorando il divario che può esistere tra le persone, nonostante siano
fisicamente vicine. I temi sono tutti intimamente connessi al tema della
restanza, che l’autore affronta con perizia e sensibilità.
Vi è nella silloge di De Biase una tensione dialettica, generata dalla
fecondità del contrasto tra il sentimento della lontananza e quello delle
restanza, giacchè sullo sfondo delle sue liriche vi è sempre, l’anima dei suoi
luoghi, che ammalia, che dà forma, memoria e senso ai suoi versi, ma che
richiede fedeltà e cura. Vi è, quindi, vivo e palpitante l’amore per il paese,
luogo antropologico per eccellenza con il suo vissuto sociale e di relazioni
umane vitali e, al contempo, l’amore per tutti quei piccoli borghi, che vanno
scomparendo e spopolandosi, diventando anche voce di critica sociale e civile.
In più, questo sentimento in De Biase, pur vivendo di contrasti e di rimandi,
perde le connotazioni negative di un immobilismo e di una rinuncia sterili, per
aprirsi a nuovi orizzonti; vi è l’aspirazione a un luogo di un possibile
futuro, che accolga anche chi cerca uno spazio altro di rinascita. Egli anela
una restanza consapevole che conservi la nostalgia, ma guardi al futuro, dando
un senso nuovo al rimanere.
Questa raccolta di poesie è, perciò, un’opera che resterà nel cuore di chiunque
abbia mai sentito il richiamo dell’infinito e desideri abbracciare ciò che è
lontano. Se amate le emozioni forti e cercate un modo per esplorare le sfumature
del cuore umano, vi consiglio di immergervi nel mondo delle Lontananze del
nostro marinaio di montagna.
Data recensione: 17/06/2023
Testata Giornalistica: Orticalab
Autore: Rosa Bianco