Mai come oggi i problemi sono diventati globali, ma mai come oggi la dimensione globale è così in crisi
Mai come oggi i problemi sono diventati globali, ma mai come
oggi la dimensione globale è così in crisi. Se è vero che guerre, pandemie, sfida
climatica, richiedono (pena l’irrilevanza di ogni tentativo di governarle) di
essere affrontate a livello planetario, è anche vero che per salvarsi dai
traumi epocali appare sempre più indispensabile un forte ancoraggio locale. Un’“assicurazione
sulla vita” fatta di buone pratiche di governo – investimenti sugli asset
fondamentali della vita dei cittadini (lavoro, impresa) e sul trasporto pubblico
(per esempio, una tranvia) inteso come infrastruttura essenziale a un diffuso
sviluppo economico e umano, promozione della solidarietà sociale come leva di una
effettiva parità di diritti, e della cultura come chiave di una compiuta
crescita sociale. Una sfida, certo, tanto più impegnativa per una città piccola
come Scandicci, ex periferia dormitorio a lungo considerata con sufficienza dal
capoluogo capitale dell’arte e della cultura, oggi perno della crescita economica
e culturale dell’area metropolitana fiorentina, raccontata nel suo “diario di
bordo” da Sandro Fallani, che di Scandicci è sindaco (al secondo mandato) dal
2014. Piccola, illuminante guida al saper fare del buon primo cittadino in cui,
pagina dopo pagina, si delineano i contorni di una politica dell’ascolto e del
fare, intessuta di relazioni costanti con i cittadini, con le altre istituzioni
pubbliche, con tutti gli interlocutori sociali ed economici, del territorio e
internazionali. E insomma capace di connettere i due poli (globale e locale:
Scandicci è, fra l’altro, sede di alcune delle industrie e dei brand più
importanti e innovativi a livello mondiale) fra cui si dipana, oggi,
l’esistenza di ogni città che – qualunque sia la sua dimensione – aspiri al
rango di «civitas».
Data recensione: 16/11/2022
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Maria Cristina Carratù