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Questo libro di Longobardi nasce dal desiderio insito in ogni uomo di allontanarsi dall’oscurità dei costumi

Questo libro di Longobardi nasce dal desiderio insito in ogni uomo di allontanarsi dall’oscurità dei costumi e della morale protagoniste dei nostri tempi, per tornare a vedere, quindi a vivere alla luce del sole, gli uni accanto agli altri, come fratelli, figli di una stessa società.
Quest’antologia di racconti realmente accaduti e appartenenti a diverse epoche temporali, diventa il teatro di una riflessione sul nichilismo moderno e più in generale sulla mancanza di valori tipica della contemporaneità.
Filo rosso dei racconti è la presenza della Repubblica di Platone e il celeberrimo mito della caverna, dove gli uomini vedono ombre e si illudono di scorgere la verità.
Pagina dopo pagina, si viene, tuttavia, coinvolti in una riflessione ottimista; la società attuale può debellare il principale problema dei nostri tempi, la disuguaglianza, facendosi promotrice di un progresso culturale, spirituale, morale ed economico che si impegni a coinvolgere tutti i consociati, nessuno escluso.
Per riuscire a portare avanti questo complesso concetto di progresso, secondo l’autore, si rende necessaria da parte degli uomini di buona volontà, la riscoperta di energia ed entusiasmo, impegno ed onestà, al fine di raggiungere il tanto auspicato concetto di bene comune.
Proprio secondo Platone il concetto di bene comune era alla base di ogni forma di giustizia e di valore, poiché solo una società che non trascura nessuno dei suoi consociati, può ritenersi giusta.
Se tutto ciò che risulta chiaro è bene, ecco che il sole rappresenta dunque lo strumento attraverso cui possiamo mettere in luce quel che ci circonda e plasmarlo per il bene di tutti. 
Data recensione: 01/11/2022
Testata Giornalistica: Studi Cattolici
Autore: Soraya Galfano