Quello è un Donatello, non un’opera della scuola dei Della Robbia». A lanciare l’ipotesi che l’«occhio»
L’«occhio» di San Francesco
Quello è un Donatello, non un’opera della scuola dei Della Robbia». A lanciare
l’ipotesi che l’«occhio» della chiesa di San Francesco di Prato dove è raffigurato
il santo di Assisi nell’atto di ricevere le stimmate, sia stato realizzato dal
grande maestro del Rinascimento fiorentino è Lia Brunori, funzionaria della
Soprintendenza, nel libro Le stimmate di
San Francesco. Una scultura riscoperta nella chiesa di San Francesco a Prato,
edito da Polistampa e curato insieme a Francesco Marchese, coordinatore del
progetto di restauro dell’opera la quale, finora, era stata attribuita alla
scuola robbiana.
«Nonostante sia da circa sei secoli sotto gli occhi di tutti, questo rilievo
rappresenta una delle opere meno conosciute dell’intero patrimonio artistico
della città», scrive Brunori. Così, guardando i dettagli, specialmente gli
elementi prospettici e la particolare tecnica realizzativa, la funzionaria delle
Belle Arti propone la attribuzione a Donatello, autore del pulpito della
cattedrale di Santo Stefano, uno dei simboli della città toscana. Nel libro si
affronta anche la questione della datazione dell’opera per la quale mancano documenti
ufficiali. Esiste però un testamento del 1417 di Ser Torello di Niccolò
Torelli, illustre notaio pratese, che lascia cento fiorini d’oro per completare
il frontespizio della chiesa,raccomandando che il lavoro fosse completato entro
cinque anni, cioè il 1422.
Data recensione: 08/05/2022
Testata Giornalistica: Libero
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