La Sacra Sindone anche ai nostri giorni non smette di parlarci, di affascinarci e di porci di fronte a tanti interrogativi
La Sacra Sindone anche ai nostri giorni non smette di
parlarci, di affascinarci e di porci di fronte a tanti interrogativi con la sua
meravigliosa esistenza. Il telo rappresenta realmente l’immagine di Cristo?
L’uomo della Sindone ha delle ferite sui polsi mentre nei quadri e le pitture
sacre le ferite sono sulle mani. Alessandro Piana parte dalla spiegazione della
parola greca sindon che significa
«lenzuolo», per arrivare fin dentro alle pieghe del lenzuolo di lino, passando
attraverso i microscopi e gli studi scientifici che hanno mostrato anche la
presenza di terriccio nelle bende, nell’area delle ginocchia e del naso. Questi
studi uniti al ritrovamento del DNA maschile e alle indagini fatte con il
radiocarbonio lasciano sempre il dubbio della datazione di questo incredibile
reperto storico. L’ipotesi dell’artefatto medioevale è sconfessata da molte
considerazioni. Prima fra tutte, il fatto che il cosiddetto falsario non avrebbe
potuto conoscere, né realizzare, una fotografia quasi cinque secoli prima della
sua scoperta! E il volto e il corpo della Sindone appaiono impressi come un
negativo fotografico: le parti che sul volto e sul corpo erano chiare sulla
tela diventano scure e le parti in ombra rimasero bianche nella tela. Sul
negativo della lastra fotografica comparve quindi l’immagine positiva di un
uomo che porta su di sé tutti i segni della crocifissione. (s.b.)
Data recensione: 01/01/2022
Testata Giornalistica: Città di Vita
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