«Quanti spettacoli abbiamo fatto insieme? Non me lo ricordo più. Ma ricordo benissimo quando ho incontrato Filippo per la prima volta
Gli
inizi, i tanti progetti condivisi e ora il ritorno dei due attori
insieme per “Promenade de santé – Passeggiata di salute”: da
domani
«Quanti
spettacoli abbiamo fatto insieme? Non me lo ricordo più. Ma ricordo
benissimo quando ho incontrato Filippo per la prima volta: era il 9
maggio 1998, al Link Bologna. Pochi anni dopo ci siamo reincontrati
sul set di un film di Tonino De Bernardi, “Fare la vita”, perché
ero amica della figlia Giulietta e entrai nel cast quasi per caso. In
una scena eravamo tutti e due seduti al bancone di un bar, e ci siamo
dati un bacio». Lucia Mascino e Filippo Timi sono una di quelle
coppie artistiche così affiatate che potresti scambiarli per una
coppia nella vita reale. Ma lo sono solo a teatro, dove tornano
insieme dopo qualche anno – ma nel frattempo sono stati colleghi
nella serie tv del Barlume – per lo spettacolo “Promenade de
santé – Passeggiata di salute”, un testo del drammaturgo
francese Nicolas Bedos che nella versione italiana è stato ripreso
da Giuseppe Piccioni, regista di cinema, alla prima esperienza a
teatro. Con il suo sguardo avvezzo a sondare i sentimenti, Piccioni
dirige la coppia Timi-Mascino nel ruolo di due malati psichiatrici,
lui erotomane alcolizzato lei ninfomane depressa, irresistibilmente
attratti l’uno dall’altra e costretti a inseguirsi in un circolo
vizioso di passione e fragilità, dolore ed estasi. La si potrebbe
definire la storia di una follia d’amore, di cui in fondo è
vittima ogni innamorato, e per la quale il fatto che i protagonisti
siano ricoverati in una clinica psichiatrica sembra solo un
espediente letterario. Lo spettacolo è una produzione di Marche
teatro e sarà in scena da domani fino al 21 ottobre al Niccolini
(via Ricasoli, ore 19,30, biglietti da 17 a 27 euro) dopo aver
debuttato nella scorsa stagione al Teatro delle Muse di Ancona ed
essere stato poi interrotto dal dpcm sulle chiusure. «È la prima
volta che io e Lucia ci troviamo da soli sul palcoscenico, faccia a
faccia» dice Timi che ha voluto con sé Lucia Mascino per quasi
tutti i suoi lavori più dissacranti e visionari. «È la prima volta
– continua – che affrontiamo in modo così esplicito il tema
dell’amore. C’è stato “Favola”, ma lì c’erano tutti i
tabù degli anni ‘50 a fare da filtro. Qui l’amore si fa sotto
gli occhi dello spettatore. Ed è romantico. Ma anche molto
sensuale». Su di una scena essenziale arredata solo di una panchina
ed un lampione, i due protagonisti si attraggono e si respingono
sperimentando, fino al finale inaspettato, tutte le sfaccettature
dell’amore e dell’eros, slanci, tenerezze, gelosie, paure,
ossessioni, desiderio, attingendo a piene mani alla ricchezza del
testo e al tempo stesso lasciando parlare il linguaggio del corpo. È
l’eterna lotta tra cuore e mente, razionale e irrazionale, ideale e
reale, che sembra trovare corrispondenza nell’uso della mescolanza
che Piccioni realizza tra linguaggio teatrale e cinematografico. A
partire dal metodo di lavoro: «Abbiamo cominciato le prove nel
salotto di casa sua» racconta Mascino «c’era intimità in ogni
indicazione, ogni suggerimento. È stato come guardare da vicinissimo
il testo, il tema di cui parla, l’altro da sé. Quando poi ci siamo
trasferiti su di un vero palco è stato incredibile vedere come anche
le sfumature, l’attenzione ai più piccoli particolari non si
perdessero in un ambiente più grande». Il cinema torna nella scelta
di proiettare alcune delle scene, nell’uso del microfono non solo
come supporto ma come mezzo espressivo. Ancora Timi: «L’approccio
cinematografico alla recitazione ci ha aiutato a lavorare su aspetti
che in teatro di solito vengono trascurati» spiega l’attore che
negli ultimi anni ha sempre firmato la regia dei suoi spettacoli e
stavolta è solo interprete: «Giuseppe è stato molto aperto alle
nostre idee. Ma le scelte finali sono le sue. E la sua mano si vede».
“È
la prima volta che affrontiamo in modo così esplicito il tema
dell’amore”
La
regia di Piccioni
Fotografia:
Sul palco Filippo Timi e Lucia Mascino, da domani fino al 21 ottobre
al Niccolini
Data recensione: 17/10/2021
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Elisabetta Berti