(ANSA) - FIRENZE, 16 SET - Pino Strabioli, Gennaro Cannavacciuolo, Paolo Graziosi, Filippo Timi, Ettore Bassi,
Nuova stagione da ottobre, Timi, Bassi, Strabioli,
Cauteruccio
(ANSA) - FIRENZE, 16 SET - Pino Strabioli, Gennaro Cannavacciuolo, Paolo
Graziosi, Filippo Timi, Ettore Bassi, Giancarlo Cauteruccio: sono alcuni
protagonisti della nuova stagione del Teatro Niccolini recuperato e rilanciato
dalla famiglia Pagliai, che andrà in scena da ottobre a dicembre 2021.
Il sipario si alzerà, nel ricordo di Paolo Poli che al Niccolini ha legato il
proprio nome, con: ‘Sempre fiori mai un fioraio’ di Pino Strabioli, spettacolo
dedicato al pensiero libero, alla profonda leggerezza di un genio che ha
attraversato il Novecento.
Poi tocca a Gennaro Cannavacciuolo con il recital ‘Volare, concerto a Domenico
Modugno’, seguito da Paolo Graziosi che porta al Niccolini ‘Primo amore’ di
Samuel Beckett e ‘Fa male il teatro - Ma non le seppie coi piselli’. Seguono
poi Filippo Timi e Lucia Mascino in scena con ‘Promenade de santé - Passeggiata
di salute’ spettacolo sulla malattia dell’amore; lo spettacolo ‘Amore’ di Spiro
Scimone e Francesco Sframeli e ‘Morirò in piedi’, che racconta gli ultimi
giorni di vita di Oriana Fallaci, a Firenze, nell’estate del 2006. Il programma
prosegue con, tra gli altri, Giancarlo Cauteruccio con ‘L’ultimo nastro di
Krapp’ e ‘Fame, mi fa fame’. Chiude Sergio Basile, dal 17 al 19 dicembre con ‘Il
diavolo e il presepe’. Il nuovo corso del teatro segna il ritorno di Roberto
Toni come direttore artistico che ha accolto l’invito del gruppo Polistampa di
Mauro Pagliai, proprietario dell’edificio, a cui si deve il progetto di
ristrutturazione del teatro nel 2016.
“Immaginare di riaprire il Teatro Niccolini, tanto più con una stagione così
importante – commenta Antonio Pagliai, amministratore di Eventi Pagliai – può
sembrare un’operazione coraggiosa, anzi incosciente, specialmente se pensiamo
che è principalmente sulle spalle di una realtà privata. Ma non c’era scelta,
come non c’era scelta il giorno in cui si presentò la possibilità di rilevare e
ristrutturare un teatro di valore abbandonato da tanti anni. Dopo la chiusura
forzata dovuta al Covid, abbiamo l’obbligo morale di far rivivere questi
ambienti secondo la loro vocazione, augurandoci di trovare strada facendo una
sponda”. (ANSA).
Data recensione: 16/09/2021
Testata Giornalistica: Ansa
Autore: ––