Cosa accadrebbe se per colpa di un virus sparissero gli animali domestici? Se la scuola diventasse un luogo arido e desolato?
Cosa accadrebbe se
per colpa di un virus sparissero gli animali domestici? Se la scuola
diventasse un luogo arido e desolato? Che ne sarebbe della felicità
e della spensieratezza dei ragazzini? Cecilia Morandi, giornalista e
scrittrice fiorentina, parla di questo ne Il Rallegrafamiglie,
moderna fiaba per ragazzi dove il giovane protagonista Filippo si
trova nel 2050 ad affrontare il difficile passaggio dall’infanzia
all’adolescenza. Nel mondo del futuro gli insegnanti appaiono
soltanto nei monitor, non si interrompono mai durante le spiegazioni,
neppure se gli alunni non capiscono, e non regalano mai una carezza.
C’è anche chi dubita che la «e-maestra» esista realmente, perché
nessuno l’ha mai vista davvero. Dopo che la pandemia si è portata
via tutti gli animali da compagnia, questi sono stati sostituiti per
un po’ di tempo da surrogati di plastica, gli «e-Rallegrafam».
Divenuti obbligatori, per un po’ hanno svolto bene il loro compito
ma, come tutte le cose, quando le hai a disposizione tutti i giorni
finiscono per annoiare: per questo anche gli «e-Rallegrafam»
vengono abbandonati in un angolo. Ma le storie per ragazzi devono
avere un lieto fine e anche Filippo troverà la sua ragione di vita
nell’amicizia, grazie allo spirito d’avventura e di ribellione
tipico della sua età. Il Rallegrafamiglie, spiega l’autrice, «è
nato per i coetanei odierni di Filippo, ma parla anche ai loro
genitori e a tutti coloro che, di questi tempi, devono accettare e
provare a vincere la sfida della ricostruzione della società dopo
gli effetti disastrosi del Coronavirus. Perché a nessuno venga mai
in mente che un rallegrafamiglie elettronico sia sufficiente per far
felice un bambino».
Data recensione: 20/05/2021
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: ––