«Come in una specie di grottesco gioco di società, ognuno dei presenti indossa un capo d’abbigliamento di colore differente
«Come in una specie di grottesco gioco di società, ognuno
dei presenti indossa un capo d’abbigliamento di colore differente: Marazzita ha
una camicia gialla a maniche corte, Bargigli una maglietta rossa, Amato una
specie di giacchetta verde pisello e la Roversi un top di colore rosa a righe verticali,
banalmente simile a quelli che si usano per andare in palestra. Né più né meno
come fossero pedine del Trivial Pursuit, o di un fantomatico gioco di società
di cui ignoro i contenuti». La Banda dei Colori può sembrare eccentrica, ma è un
gruppo che, un po’ come le Iene di Trarantino, deve essere preso sul serio. Lo scoprirà
il protagonista de «L’ostentatore» (Editore Pagliai, collana «Giallo &
Nero», pp. 256, euro 16), l’originale romanzo d’esordio di Stefano Cirri. In
campo dunque una squadra che ha obiettivi ben precisi e svolge indagini con la
tenacia e la serietà del più efficiente e rodato team investigativo. I casi che
affrontano non sono semplici: Alessandro se ne renderà conto quando resterà sempre
più coinvolto nella vicenda dell’«uomo con la Ferrari Gialla» (il misterioso
“ostentatore” che dà il titolo al libro) immergendosi in una storia di violenza
e vendetta. L’enigma che si trova a dover sciogliere troverà soluzione solo
alla fine di un originalissimo romanzo che ha i crismi del thriller
psicologico, ma che difficilmente può essere collocato in un filone ben preciso
vista la freschezza degli spunti e delle soluzioni narrative.
Data recensione: 30/03/2021
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: ––