Edizione critica e traduzione italiana di un sermone - uno dei tre pervenuti - che Lorenzo Valla pronunciò dal pulpito
Edizione critica e traduzione italiana di un sermone - uno
dei tre pervenuti - che Lorenzo Valla pronunciò dal pulpito di una chiesa
romana nel giorno del Giovedì santo, corredata da alcuni saggi introduttivi di
carattere contenutistico e storico-letterario e da una nota ecdotica, con la
lista e la valutazione dei testimoni e con i criteri di edizione. Nel primo saggio
(«Is coniunxit pietatem cum litteris.
Lorenzo Valla tra Filologia e teologia» pp. 27-74) l’A. delinea il percorso
Flologico e teologico del Valla, facendo particolare riferimento alle Adnotationes in Novum Testamentum, con
le quali l’umanista si spinse a dichiarare perfettibile la traduzione
girolamiana della Sacra Scrittura. L’analisi si concentra anche sulla ricezione
delle Adnotationes: se Erasmo valutò molto positivamente l’opera del Valla, nell’ambito
di un rinnovamento più generale della teologia, fra i contemporanei prevalsero
i giudizi negativi (Poggio Bracciolini, ad esempio, accusò Valla di eresia).
Per questo e per altri motivi il Sermo de
mysterio eucharistie ebbe scarsa diffusione. Individuando i momenti
salienti dell’orazione e discutendone la struttura, l’A. commenta i passi delle
Sacre Scritture e gli exempla scelti dal Valla e ne sviluppa i risvolti
teologici e dottrinali; cerca inoltre, lasciando il problema aperto, di
delineare le circostanze precise in cui il Sermo
fu pronunciato. Il testo critico del Sermo
de mysterio eucharistie è seguito da un intervento di M. Bracali (Sulle tracce antiche di una spiritualità
nuova pp. 193-239), che discute le principali componenti del pensiero
teologico valliano, mettendone in luce gli elementi di afFnità o di lontananza
rispetto alla successiva elaborazione protestante.
Data recensione: 01/07/2020
Testata Giornalistica: Medioevo Latino
Autore: ––