In anticipo sul fitto programma di appuntamenti che nel 2021 celebreranno il 700esimo anniversario
In anticipo sul fitto programma di appuntamenti che nel 2021
celebreranno il 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri, nella
Pinacoteca della Certosa del Galluzzo a Firenze, si è aperta la mostra ideata
da Antonio Natali che propone in esclusiva l’esposizione del “Ritratto
allegorico di Dante Alighieri”, dipinto nel 1532 dal Bronzino, proveniente da
una collezione privata. Il quadro campeggia sul fondo della sala che ospita i
cinque affreschi portati a termine dal Pontormo un decennio prima e
raffiguranti le Scene della Passione, alla realizzazione dei quali collaborò lo
stesso Bronzino, a loro volta affiancati dalle copie in scala ridotta eseguite
su tela da Jacopo da Empoli e da altri pittori fiorentini dell’Accademia delle
arti del disegno intorno al 1582. Sottolinea Natali: «Si tratta di un'occasione
per poter ammirare un’opera poco visibile in un ambiente storicamente
attinente, riscoprendo al contempo il fascino della Certosa fiorentina in cui
per quasi sette secoli arte e devozione, cultura umanistica e fede si sono
sedimentate, rendendolo un luogo dove 'quella quiete, quel silenzio e quella
solitudine' tanto cari a Pontormo, fanno pari con la bellezza e l’interesse che
suscita: una maniera per celebrare Dante ricordando con lui artefici illustri
che nel Cinquecento ne furono ammiratori appassionati». Il ritratto del Sommo
Poeta fu commissionato al Bronzino da Bartolomeo Bettini (intellettuale
fiorentino amico di Michelangelo Buonarroti), congiuntamente a quelli di
Petrarca e di Boccaccio, le tre voci eminenti d’una cultura letteraria che era
già umanistica a tutti gli effetti. Dei tre l’unico ad oggi noto è appunto
questo di Dante, da cui è desunto il volto xilografato che campeggia nel
frontespizio della “Divina Commedia” pubblicata a cura di Francesco Sansovino
nel 1564. La mostra, irrobustita da un catalogo edito da Feeria e Polistampa,
resta aperta fino al 31 dicembre. Info 055 2049226.
Data recensione: 13/10/2020
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Gabriele Rizza