2019, anno di elezioni amministrative, di programmi, proclami e promesse, in qualche caso occasione di dimostrare un rinnovato e, talvolta genuino – come possiamo immaginare in questo caso – interesse per le tradizioni
2019, anno di
elezioni amministrative, di programmi, proclami e promesse, in
qualche caso occasione di dimostrare un rinnovato e, talvolta genuino
– come possiamo immaginare in questo caso – interesse per le
tradizioni, i beni culturali e, in genere, per la fenomenologia
complessiva di un ente locale, tra cui anche la sua araldica. E non è
un caso che abbiano visto la luce ben quattro volumi monografici
sugli stemmi di altrettanti comuni toscani che, proprio quest’anno,
hanno rinnovato le loro amministrazioni: Murlo, Reggello, Castellina
in Chianti e, appunto, Fiesole, la cui monografia sullo stemma
comunale, realizzata dal nostro Michele Turchi, è stata fortemente
voluta da Giancarlo Gamannossi, candidato sindaco, come puntualmente
indicato in calce sulla pagina di presentazione. A prescindere
dall’esito delle elezioni, sfavorevoli al nostro benemerito
mecenate, si può dire che il compito è stato portato felicemente a
termine: l’autore è riuscito a raccogliere dati, spigolature e
informazioni per elaborare una storia millenaria dell’insegna
cittadina che di dipana in ben 140 pagine, un vero record.
Attenzione, non si tratta di una stancante compilazione comparativa
di attestazioni commentate millimetricamente una per una,
assassinando l’attenzione anche dell’appassionato più incallito,
ma di una narrazione fluida che sconfina volentieri in ambiti più
generali come la lunga e ricca storia della città, inevitabilmente,
ma anche di aneddoti e considerazioni sulle mentalità e attitudini
degli uomini che nelle varie epoche sono ricorsi all’uso di
insegne, mettendo a servizio tutto il suo mestiere di storico esperto
che da anni cura rubriche di storia locale nel blog del suo paese,
Bagno a Ripoli, al quale ha dedicato anche una collana composta da
ben cinque volumi. Ed è frutto di divulgatore esperto anche la
struttura del lavoro attentamente diviso in due parti, una
trattazione principale, il vero cuore dell’opera dove si presentano
le variazioni dell’insegna fiesolana dal medioevo – ma con un
rimando ad alcuni misteriosi manufatti di epoca romana, protagonisti
del capitolo intitolato «Un’insolita coincidenza» - allo stemma
moderno, e tre appendici che raccolgono elencandole e descrivendole
una per una, tutte le attestazioni storiche e l’iter del
riconoscimento dello stemma, per gli appassionati più insaziabili.
Corredano imprescindibilmente il testo un’introduzione di
Alessandro Savorelli che, come nessun altro, riesce a dare volto alla
materia di cui tratta il libro, addomesticandola e rendendola
commestibile anche al fruitore più all’oscuro, e i disegni di
Massimo Ghirardi che senza parsimonia, con il suo essenziale ma
riconoscibilissimo tatto, arricchiscono le pagine del volume,
ricchissimo che di riproduzioni di esemplari storici originali
generosamente rappresentati in tutte le loro versioni sui rapporti e
materiali più diversi. Un bel lavoro di squadra, direi tutto a firma
CISV, un’ulteriore buona ragione per non farlo mancare sul proprio
scaffale.
Data recensione: 01/07/2019
Testata Giornalistica: Vexilla Italica
Autore: ––