Il saggio riporta, organizzati per tematiche, i testi scritti da Cosimo Ceccuti sul proprio maestro e mentore Giovanni Spadolini
Il saggio riporta, organizzati per
tematiche, i testi scritti da Cosimo Ceccuti sul proprio maestro e mentore
Giovanni Spadolini. Gabriele Paolini, allievo di Ceccuti all’università di
Firenze, nella sua introduzione ha chiarito che, in realtà, il libro vuole
essere anche un omaggio allo stesso Ceccuti. Omaggio ben meritato. Ceccuti,
infatti, anche in considerazione della propria proverbiale modestia, pur avendo
esercitato l’insegnamento universitario per quaranta anni, scritto numerosi
saggi e monografie sulla storia contemporanea e risorgimentale, organizzato
volumi di raccolta degli scritti di Spadolini o di altre personalità, non ha
mai trovato il tempo o la voglia di riprodurre in un volume tematico i vari
lavori pubblicati in varie riviste ed in particolare nella Nuova Antologia. Così, è stato l’allievo, Gabriele Paolini, a voler
gratificare il proprio maestro, in questo caso Ceccuti. Cogliendo l’occasione
del venticinquesimo anniversario della morte di Spadolini, avvenuta l’8 agosto
1994, ha raccolto in questo volume vari saggi pubblicati da Ceccuti
sull’attività del suo “Professore”. Cosimo Ceccuti divenne allievo di
Spadolini, nelle aule del Cesare Alfieri di Firenze, nel corso dell’anno
accademico 1966-1967. Nel 1969, discusse con lui la tesi, che portava il titolo
Il Concilio ecumenico Vaticano I
nell’opinione pubblica italiana, frutto di una ricerca storica sulla stampa
dell’epoca. Da quell’anno fino al 1994, è stato il più stretto collaboratore di
Spadolini, per tutti quegli aspetti storico-culturali che il suo “Professore”,
pur impegnato in mille altre attività, sia come direttore di importanti
giornali, sia come politico, mai ha abbandonato. Una collaborazione preziosa
per la cultura italiana che accomunò Ceccuti e Spadolini anche nel rilanciare,
nel 1978, la preziosa testata risorgimentale Nuova Antologia, in quegli anni a rischio di chiusura. Ceccuti
ricorda a tal proposito che in quella occasione “Si costituì quella che
Spadolini amava chiamare la “Nostra officina”: il direttore impegnato a
inventare, a creare, disegnare i fascicoli destinati a raggiungere le più
importanti università del mondo, il redattore a svolgere tutti i compiti
pratici, dalla preparazione dei testi alla rilettura delle bozze, dai contatti
con gli autori ai rapporti complessivi con l’editore.” Un redattore, Ceccuti,
che per le sue qualità intellettuali, organizzative e il suo infaticabile
impegno è stato nominato da Spadolini segretario generale a vita e coordinatore
culturale dell’attività della Fondazione Nuova Antologia, costituita
nell’aprile del 1980 e designata erede universale dello stesso Spadolini. Da
quel momento, Ceccuti, si è trovato così impegnato su più fronti esercitando il
tutto con grande professionalità, impegno e abnegazione: deve conservare e
valorizzare le sedi della Fondazione, la casa-museo di Pian dei Giullari,
l’abitazione storica della famiglia Spadolini, la biblioteca regolarmente
aperta al pubblico grazie alla convenzione con la Cassa di Risparmio di Firenze
e, infine, la direzione della rivista trimestrale Nuova Antologia che, dal 1995, ha ormai raggiunto i cento numeri.
Data recensione: 01/01/2020
Testata Giornalistica: Libro Aperto
Autore: Gianni Ravaglia