La Via Francigena è un microcosmo dove s’incontravano persone da tutta Europa, nel segno della fede
La Via Francigena è un microcosmo dove s’incontravano
persone da tutta Europa, nel segno della fede ma anche del commercio, che univa
l’abbazia di Canterbury alla Terrasanta, passando per Roma, e che a nord
s’incrociava con altri percorsi devozionali del Medioevo. Per un tratto, la
Francigena attraversa anche la Toscana: 380 chilometri cui Fausto Filidei
(1951), cultore di storia locale, ha dedicato un piacevole e caleidoscopico
volume edito da Sarnus, etichetta della fiorentina Polistampa. Un volume che ripercorre
esattamente le 16 tappe annotate dall’abate Sigerico nel suo pellegrinaggio da
Canterbury a Roma compiuto nel 994. Dal Passo della Cisa fino a Radicofani e
Abbadia San Salvatore, attraversando la Lunigiana, la campagna lucchese,
l’entroterra pisano e infine quello senese: quattro volti della Toscana, fra
borghi montani e collinari, castelli, monasteri, chiese, tradizioni e usi
culinari.
Filidei apre il volume introducendo la Francigena e le altre vie Romee, con
interessanti cenni storici che approfondiscono sia il clima devozionale
dell’epoca, sia gli usi e costumi dei pellegrini in viaggio su quegli stessi
percorsi, lungo i quali sorgevano taverne e locande di privati cittadini, così
come ospedali e ricoveri messi a disposizione dalle autorità ecclesiastiche.
Dopo di che, si entra nel vivo dell’opera, con i capitoli dedicati di volta i
volta a un tratto del percorso; brevi tappe, corrispondenti a quanto i
pellegrini potevano percorrere a piedi ogni giorno, ogni capitolo è diviso in
sezioni, una con brevi ma interessanti cenni storici della località, con le
indicazioni dei monumenti rimarchevoli, una dedicata alle leggende del luogo –
per far rivivere i secoli leggendari del Medioevo cristiano ma anche
paganeggiante -, e una che contiene una selezione di ricette tipiche della zona
in questione, molte delle quali costituivano i piatti consumati dai pellegrini
nelle taverne o nei ricoveri ecclesiastici.
Sullo sfondo di conflitti fra città, fra guelfi e ghibellini, s’intrecciano le
vicende dei pellegrini e del popolino, vicende scandite da una fede ingenua e
profonda, appena sfiorate da condottieri, papi e imperatori. Un mondo
rallegrato dalle sue tradizioni, alcune delle quali ancora esistenti, una su
tutte il Palio di Siena, cui l’autore dedica un lungo approfondimento. A
impreziosire il volume, i disegni gusto cinquecentesco eseguiti da Paolo Grigò.
Questo volume è tante cose insieme: breve compendio storico sulla Francigena e
il suo significato; una guida turistica per riscoprire chiese, monumenti, cittadine
e villaggi al di fuori degli itinerari più battuti, ma non per questo meno
interessanti; una memoria del folklore popolare, del quale ancora oggi si
percepiscono gli echi; e infine, un prezioso ricettario della tradizione, dove
riscoprire una cucina semplice, con prodotti a “chilometro zero” e genuini; una
cucina prevalentemente vegetariana, e quindi più sana, oltre che utile
all’economia locale, e l’auspicio è che la lettura di questo libro possa
contribuire anche a un ritorno ad abitudini alimentare salubri e sostenibili.
Data recensione: 22/05/2020
Testata Giornalistica: Leggere:tutti
Autore: Niccolò Lucarelli