Sono fondali impastati di colori che si dissolvono in strane lontananze, immagini liquide, inquiete e rarefatte
La mostra, curata da Inna Khegay, è aperta fino al 30
marzo cinquanta opere all’Accademia
delle arti del disegno
Sono fondali impastati di colori che si dissolvono in strane lontananze,
immagini liquide, inquiete e rarefatte, corpi indefiniti, creature sfuggenti,
paesaggi nebbiosi dal sapore onirico, sono scenografie remote che incorniciano
palcoscenici decadenti. Sono le sfumature che definiscono e chiariscono la
pittura di Yuri Kuper, artista di origini russe, tra le personalità più
eclettiche della scena contemporanea internazionale, che ha scelto Firenze per
festeggiare i suoi 80 anni.
S’intitola appunto “Sfumato” la mostra, curata da Inna Khegay, aperta fino al
30 marzo all’Accademia delle arti del disegno (promotore dell’iniziativa
insieme agli Amici dell’Ermitage e a Regents Art Foundation) che lungo un
percorso di oltre cinquanta opere, provenienti da collezioni private e dalla
galleria Patrick Cramer di Ginevra, mette a fuoco il linguaggio metamorfico di
Kuper, la sua personalità espressiva, tecnicamente raffinata, intrisa di
letteratura e teatralità. In un mondo a parte Kuper si muove con ipnotico
istinto. Sa che ogni cosa che inquadra non è quella reale. L’artista è lì
pronto a coglierne il significato e rivelarne l’esistenza. Che sia un oggetto
qualunque, un pennello, un tubo, un vaso, un fiore, un secchio, una scenografia
spettacolare, una sequenza video. «La personalità artistica di Yuri Kuper
attraverso questa mostra a lui dedicata – sottolinea Cristina Acidini,
presidente dell’Accademia – si conferma tra le più interessanti dello scenario
internazionale, per quel suo continuo lavoro di mediazione fra i movimenti
creativi della sua formazione e della sua maturità, da un lato, e la sua
originalità filosofica prima ancora che tecnica dall’altro. Da artista
cosmopolita Kuper ha forgiato un linguaggio universale che parla a tutti, con
potenza arcaica e insieme fascino contemporaneo». La complessa parabola dei
nostri tempi, i mutamenti globali che hanno investito l’umanità, trovano in
Kuper un testimone e un interprete. Catalogo Polistampa. Ingresso libero.
Data recensione: 07/03/2020
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Gabriele Rizza