Un libro che è diventato un piccolo caso editoriale, e che ha creato intorno a sé una rete di simpatia e di sostegno
Il caso. Il libro di Enrico Zoi, con le illustrazioni del
figlio Filippo (edito da Sarnus), vuole diffondere la conoscenza dell’autismo.
Un successo cresciuto con il passaparola
Un libro che è diventato un piccolo caso editoriale, e che ha creato intorno a
sé una rete di simpatia e di sostegno, con un programma fitto di presentazioni molto
affollate a Firenze e in Toscana, e con un successo anche di vendite. Sono le Favole per Irene, pubblicate da Sarnus:
storie fantasiose popolate di personaggi immaginari come lo Zampacchione Giallo
o la Strega Buggerona, scritte da un papà, il giornalista e autore teatrale Enrico
Zoi, per la figlia Irene, e illustrate con disegni coloratissimi dal figlio
Filippo Zoi, un giovane con una sindrome che rientra nello spettro autistico e
che come artista e fumettista ha già all’attivo alcune mostre. Storie che
pescano in un’allegra mitologia familiare (il mostro del frigorifero, il
castello stregato sulla spiaggia) e sono interpretate nei disegni in modo inatteso
e coloratissimo. «Conoscevo già Enrico Zoi prima del libro – spiega Rita
D’Angelo Grifoni, poetessa attiva in diverse associazioni e socia del Club
Rotary fiorentino Niccolò Machiavelli, una delle sedi in cui il libro è stato presentato,
che racconta la rete di interesse suscitata dall’iniziativa–e avevo invitato la
famiglia Zoi al club, per raccontare la loro esperienza. Con l’uscita del libro
le presentazioni si sono moltiplicate, e hanno registrato una grande
partecipazione, e non solo da parte di altre famiglie interessate al tema
dell’autismo». «Siamo partiti con le favole che raccontavo a mia figlia, Irene –
ha raccontato Enrico Zoi – e circa un anno fa Filippo, che ora ha 22 anni e uno
spiccato dono per l’arte, con diverse mostre in Italia e all’estero, le ha
illustrate. Poi l’ho proposto all’editore e il libro è uscito: tutti i ricavi
sono devoluti all’Asa, Associazione sindromi autistiche. Il risultato è stato
che le presentazioni, dalla prima alla Feltrinelli di Firenze alle successive
in città e fuori, erano affollatissime, con oltre cento persone a ogni
incontro. Il libro è andato presto esaurito, per esempio alle Librerie Coop, ed
è stato ristampato. E ogni luogo ci ha messo del suo: la biblioteca ha
organizzato ad esempio i reading con i suoi lettori». Venerdì alla Biblioteca
Comunale di Bagno a Ripoli (Firenze) con gli autori c’erano l’attore Massimo
Blaco e il presidente di Asa Patrizio Batistini, che ha scritto la prefazione
del libro. E altre presentazioni sono in preparazione. La chiave di tanta partecipazione
sta nella «rete» sociale e nel passaparola, come conclude Zoi: «A Firenze c’è
un’importante rete di vita sociale che va dalle parrocchie ai circoli Arci, con
molte associazioni e altre realtà che fanno un lavoro egregio per favorire la
conoscenza di fenomeni come l’autismo. Quello che volevamo fare con questo
libro era in primo luogo diffondere la conoscenza del fenomeno. E in secondo
luogo aiutare altri genitori a non scoraggiarsi, anzi a capire che anche questo
tipo di problematica può diventare una risorsa».
Data recensione: 20/01/2019
Testata Giornalistica: Corriere della Sera
Autore: Ida Bozzi