Viaggiare indietro nel tempo per tornare ai giorni dei nostri avi, in un mondo senza tv né telefonini, con carrozze e cavalli
Viaggiare indietro nel tempo per tornare ai giorni dei
nostri avi, in un mondo senza tv né telefonini, con carrozze e cavalli al posto
delle automobili. E riscoprire luoghi, personaggi, oggetti, usi e costumi
dimenticati. Il fiorentino Gianfranco Coppetti, nel libro intitolato Così
mangiavano e ridevano i nostri nonni (Sarnus), parte da un vecchio baule di
famiglia dove c’è di tutto: ritagli di giornale, libretti di scherzi e poesie
dell’epoca, cartoline, atti e missive su carta oramai ingiallita. C’è perfino
un foglio dove si ufficializza un “fidanzamento” con tanto di relativa dote. E
in onore di giorni in cui la cucina era veramente il “focolare domestico”, e
non un triste “angolo cottura”, c’è un prezioso Trattato di gastronomia
universale con tante ricette, nemiche di qualsiasi dieta, che possono saziarci
a dismisura solo leggendole.
Data recensione: 18/11/2018
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
Autore: ––