Il volume si inserisce nella scia di una produzione letteraria che va facendosi sempre più ricca
Il volume si inserisce nella scia di una produzione
letteraria che va facendosi sempre più ricca, nella consapevolezza, ormai acquisita
e condivisa, che l’alimentazione costituisca una cartina al tornasole particolarmente
efficace dei diversi momenti storici e delle culture che in essi si sono
succedute. Come scrive l’autrice nell’Introduzione, per il Medioevo subentrano tuttavia
alcuni ostacoli, derivanti soprattutto dall’assenza di fonti documentarie esaurienti
almeno fino a tutto il Duecento. A un’analisi sistematica sfuggono, dunque, i secoli
compresi fra la tarda antichità e gli esordi dell’età di Mezzo. Una lacuna che viene
però colmata dalla documentazione riferibile alle epoche successive, che
permettono di ricostruire un quadro attendibile e dettagliato degli usi alimentari.
Nella prima parte del volume, Salemi ripercorre tutte le tappe del consumo dei
cibi, senza però limitarsi alla sola produzione e lavorazione, ma allargando lo
sguardo, per esempio, anche ai risvolti «ideologici», come nel caso dei dettami
imposti dalla religione oppure a quelle che venivano all’epoca considerate le
regole del galateo. Scorrendo le pagine finali, si può passare dalla teoria
alla pratica e sperimentare le ricette riportate dall’autrice, che permettono
di imbandire un vero e proprio banchetto medievale, dagli aperitivi ai dolci.
Data recensione: 01/12/2018
Testata Giornalistica: MedioEvo
Autore: Stefano Mammini