Una casa rifugio e un tragico, misterioso incendio. Un commissario e una donna uscita dall’incubo della violenza domestica
Una casa rifugio e un tragico, misterioso incendio. Un
commissario e una donna uscita dall’incubo della violenza domestica. E
un’indagine che diviene percorso interiore per i due protagonisti, cui dà voce
un narratore terzo che ne assume, di volta in volta, il punto di vista. Sono questi
gli ingredienti del romanzo «La casa del fuoco» scritto da Paola Brembilla
(Mauro Pagliai editore, collana «Le ragioni dell’Occidente», 12 euro), docente
di discipline umanistiche al liceo scientitico di Figline Valdarno (Firenze)
dove vive. Terza incursione nella narrativa (dopo «Donne al singolare» del 2005
e «Da registro di baliatico» del 2015), il romanzo uscito a inizio 2018 narra
una vicenda drammatica, tristemente verosimile, che ancora una volta parla di
donne ma anche di uomini. Di madri, di padri, di figli desiderati o non
volu-ti, in uno scenario dove i luoghi reali diventano spazi dell’animo.
Data recensione: 19/08/2018
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Guglielmo Vezzosi