Il Novecento a zigzag, che ha per sottotitolo Effrazioni critiche sugli aspetti figurativi della pittura è un libro che raccoglie diciassette scritti, brevi ma intensi, di Marco Fidolini
Il Novecento a zigzag, che ha per sottotitolo Effrazioni critiche sugli aspetti figurativi della pittura è un libro che raccoglie diciassette scritti, brevi ma intensi, di Marco Fidolini sulla pittura del secolo passato.
Va detto subito che è bene leggere questi testi “scorrettamente” separando la figura di Fidolini pittore da quella del Fidolini critico, poiché come egli avverte nella prefazione al libro si deve evitare di «affidarsi alle sospette riflessioni vergate dagli artisti», separazione tuttavia difficile nel caso di Fidolini in cui i due “linguaggi”, quello del fare pittura e quello del fare critica sembrano avere un rapporto profondo.
È noto che è più facile che un artista faccia della critica che non un critico faccia dell’arte, anche se in tempi presenti molti critici si presentino quali operatori nei linguaggi artistici. Ma la critica ha un suo proprio statuto. Questo statuto, nonostante la rivoluzione operata dallo strutturalismo, comune alla critica letteraria, musicale e delle arti visive, rimane ancora quello fondato da Charles Baudelaire: la critica d’arte non è una scienza storica e sociale, non è un’applicazione dell’estetica filosofica, non è la storia dell’arte, ma è un genere dell’espressione letteraria.
A tale preliminare definizione dovrebbero attenersi tutti quelli, artisti e critici, che tentano di praticarla e che sovente pensano di fare della storia e della scienza e invece fanno solo della letteratura. se la critica d’arte è dunque una rappresentazione, intesa nel senso che si definisce come rappresentazione rispetto alla falsa idea di oggettività, ogni critica sarà per sua natura valida e fallace insieme.
Data recensione: 01/01/2017
Testata Giornalistica: Il Portolano
Autore: Marco Fagioli