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Filippo Brunelleschi? Un genio dell’architettura, un grande personaggio. E Manetto Ammannatini? Di lui (legnaiuolo forse un po’ ingenuo, così da fare da destinatario

Filippo Brunelleschi? Un genio dell’architettura, un grande personaggio. E Manetto Ammannatini? Di lui (legnaiuolo forse un po’ ingenuo, così da fare da destinatario di una burla escogitata proprio dal Brunelleschi) non si usa dire che sia stato un grande personaggio… semmai «grande di persona» e «compresso» secondo il soprannome “il Grasso” che lo accompagnava, come leggiamo in un racconto che a fine Quattrocento narra di questa vicenda avvenuta all’inizio del secolo. L’Ammannatini aveva fama «di fare molto bene e colmi e tavole d’altari e simili cose» sapendo quindi realizzare con maestria supporti per pittura sia piccoli (i colmi) che grandi (le pale d’altare) e questa maestria richiedeva competenze diversificate, abilità complementari nell’essere carpentiere, intagliatore, corniciaio, cofanaio e magari altri mestieri che al giorno d’oggi non sapremmo nemmeno definire.
Apriamo poi una pagina del Codice Palatino 200 e scopriamo come Manetto Ammannatini fosse definito «bonissimo maestro dell’arte sua» – e questo l’avevamo già capito – ma la successiva precisazione («e massime di tarsie») ci rivela, conoscendo le specifiche caratteristiche possedute dalle tarsie quattrocentesche, come dovesse anche essere assai versato nell’arte della prospettiva.
Queste notizie le leggiamo su uno dei Quaderni del Servizio Educativo della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato, quaderno di cui è autore Claudio Paolini e che si apre con un contributo di Alessandra Marino tale da inquadrare i mestieri di carpentieri e legnaiuoli ai tempi del Medioevo, in particolare in quei secoli XIV e XV che videro «momenti fondamentali nelle trasformazioni delle arti della lavorazione del legno in relazione ai materiali, agli strumenti, alle tecniche» nonché, aspetto importantissimo per comprendere le dinamiche sociali collegate alla complessità di queste attività, trasformazioni nell’organizzazione di mestieri, botteghe e cantieri. Non deve quindi stupire la constatazione di come questi carpentieri, da costruttori dotati di un mix di competenze diversificate, si mostrassero con caratteristiche assai vicine ad architetti e ingegneri.
Data recensione: 01/09/2016
Testata Giornalistica: Leggere:tutti
Autore: Federico Mussano