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Il Cordial Campari non si produce più, eppure basta un’occhiata al cartellone pubblicitario che nel 1943 illustrò il futurista Bruno Munari per scivolare nella nostalgia

In Oltrarno. Fogli e disegni di 40 di pubblicità del secolo breve: dal Campari fino all’Ovomaltina. È l’ultima mostra della galleria Pio Fedi che da novembre diventerà scuola di teatro.  Cartelloni e copertine di Munari, Sironi, Terzi e Depero, fra gli altri. Da collezione Il Cordial Campari non si produce più, eppure basta un’occhiata al cartellone pubblicitario che nel 1943 illustrò il futurista Bruno Munari per scivolare nella nostalgia. Di questi fogli nati per glorificare bibite, liquori, medicinali e luoghi di cura come le Terme di Chianciano, parla l’insolita mostra ala galleria Pio Fedi in via dei Serragli,99.
La rassegna Cartelloni e copertine, artisti illustratori in Italia per la pubblicità e l’editoria, a cura di Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli è come il canto del cigno per la galleria da vent’anni teatro espositivo di Polistampa che firma il catalogo di questa mostra, visto che dal 1° novembre in quegli ambienti debutterà la nuova scuola per attori con Pierfrancesco Favino. Ed ecco i bozzetti di carte pubblicitarie dietro cui si nasconde la scintilla di 16 artisti del calibro di Depero, Maccari, Sironi, Cambelotti e dunque Munari, con altri meno noti ma di cui si ricorda il prodotto, di cui la mostra è generosa. Quarant’anni di storia dell’arte figurativa (1910-1950), terreno di caccia di un certo collezionismo, spiegano che il disegno preparatorio di una carta pubblicitaria, contiene lo stesso messaggio gridato dell’arte contemporanea. Come spiega l’esperta Paola Pallottino -«queste opere vanno guardate con altri occhi, cercando di comprendere le intenzioni finali dell’autore». Bozzetti «in divenire», a volte primi schizzi, tutt’altro che accademici. Tra gli artisti più noti, presente con otto opere, spicca Mario Sironi. Il caposcuola passato dal socialismo al fascismo si esercita propagando una mostra sulla rivoluzione fascista e una copertina di una rivista mussoliniana.
Vale la pena fare un salto alla galleria Pio Fedi (fino all’11 ottobre) per l’ebbrezza di resuscitare alla memoria immagini dell’infanzia, almeno per i meno giovani. Come le pastiglie Formitrol e il risveglio con l’Ovomaltina (Aleardo Terzi 1930) per non parlare degli schizzi tratteggiati da Depero con la matita rosso e blu per il Bitter Campari.
Data recensione: 23/09/2015
Testata Giornalistica: Corriere fiorentino
Autore: Loredana Ficicchia