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Cosa ci sta dicendo Matteo Renzi? Non è una questione da poco perché se vi è una certezza è che l’attuale premier e segretario del Pd parla. Innanzitutto parla, alla Nazione

Cosa ci sta dicendo Matteo Renzi? Non è una questione da poco perché se vi è una certezza è che l’attuale premier e segretario del Pd parla. Innanzitutto parla, alla Nazione, ai propri sostenitori e ai sostenitori della parte avversa, e parlare è cosa che a lui riesce facilissima. È un «comunicatore», e anche uno dei primi comunicatori, in Italia, a usare un italiano non scorretto, anche se efficace e disinvolto. Mentre il valore della sua azione politica, governativa e diplomatica è sotto il vaglio degli analisti, e i successi non sembrano indiscutibili, la sua capacità di persuasione viene riconosciuta da chiunque, ivi compreso il suo principale avversario e i suoi più stretti parenti. Uno dei suoi primi libri si intitolava “A viso aperto”. Un titolo che è un programma, o almeno l’esibizione di un’intenzione comunicativa, o anche una profezia capace di avverarsi da sé. Vi parlerò a viso aperto, o almeno avrò l’aria di farlo. Dirò le cose come stanno, non mi nasconderò dietro alle pietose perifrasi dei politici di prima. La cifra comunicativa di Renzi alla fine è molto semplice e sinora si è tutta annidata nell’idea di novità che, declinata nella spettacolare metafora della rottamazione, ha dato a Renzi la maggiore carica propulsiva.
Data recensione: 07/08/2014
Testata Giornalistica: L’Espresso
Autore: Stefano Bartezzaghi