Un’edizione straordinaria de "I mai visti" per una collezione prestigiosa. Fuori stagione rispetto alla ormai tradizionale esposizione che la Galleria degli Uffizi e gli Amici degli Uffizi organizzano
Inviato da redazione Mercoledì, 26 Aprile 2006 - 07:10
Milano, 26 aprile 2006 - Un’edizione straordinaria de "I mai visti" per una collezione prestigiosa. Fuori stagione rispetto alla ormai tradizionale esposizione che la Galleria degli Uffizi e gli Amici degli Uffizi organizzano ogni anno alle Reali Poste nel periodo natalizio. Una selezione dell’importante collezione di Raimondo Rezzonico che consta di ben 295 autoritratti di artisti contemporanei, acquisita di recente dalla Soprintendenza di Firenze, sarà il tema di una nuova mostra agli Uffizi, curata da Antonio Natali, ancora prima di andare ad arricchire il patrimonio della Galleria. “Non potevamo farne a meno” - dichiara Maria Vittoria Rimbotti, Presidente degli Amici degli Uffizi - questi "Mai visti" non sono mai stati a Firenze e la nostra Associazione non poteva non offrire in anteprima alla città una selezione di questa prestigiosa raccolta di autoritratti di artisti del secolo scorso che vanno ad arricchire la collezione iniziata nel Seicento dal Cardinale Leopoldo, oggi unica al mondo per numero e valore dei capolavori che la compongono.” Sarà in mostra dal 23 aprile nelle Sale delle Reali Poste una selezione di cinquanta opere (tra dipinti, disegni e fotografie) scelte all’interno della collezione, tutte “mai viste” a Firenze. Non essendo semplice la scelta in un nucleo di opere così ampio e di alto tenore qualitativo, il curatore Antonio Natali, ha voluto privilegiare la qualità, la notorietà degli artisti e la cronologia. Si potranno ammirare gli autoritratti - specchio degli stati d’animo e dell’interpretazione di sé - nell’arco di un secolo, di molti maestri internazionali, tra i quali Afro, Giacomo Balla, Joseph Beuys, Francesco Clemente, Giorgio De Chirico, Achille Funi, Antonio Ligabue, Oscar Kokoschka, Fernand Léger, Mario Mafai, Henry Matisse, Giacomo Manzù, Guido Peyron, Francis Picabia, Michelangelo Pistoletto, Ottone Rosai, Georges Roualt, Gregorio Sciltian, Scipione, Mario Sironi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Victor Vasarely. Scrive il curatore: “ L’artista sceglie se stesso come modello; e ritraendosi accetta il gioco analitico che ognuno, con diversi gradi di competenza, praticherà sulla sua carne viva. La postura del corpo, lo scatto del volto, i lampi degli occhi, l’attitudine affettiva, il corredo d’oggetti: tutto sarà della sua effigie passato al vaglio. E l’esercizio d’una lettura introspettiva godrà di mille varianti, venendosi in esso a sommare le peculiarità psicologiche dell’artista e quelle dell’esegeta”. L’acquisizione della Collezione Rezzonico da parte della Soprintendenza per il polo museale fiorentino, con i suoi 295 autoritratti è quella numericamente più cospicua dai tempi in cui il Cardinal Leopoldo de’ Medici (1617 – 1675) dette vita alla collezione dei ritratti d’artista. Una collezione che, per volere di Cosimo Iii (1642-1723) e con l’impegno di Filippo Baldinucci (1625-1696), ricevette nel 1681 un rinnovato impulso grazie a una sistematica catalogazione, in vista della collocazione agli Uffizi nell’anno successivo. Altro importante contributo arrivò nel 1981. In occasione delle celebrazioni per i quattrocento anni della Galleria, l’allora direttore Luciano Berti invitò i maggiori artisti del secolo, o i loro eredi, a donare un proprio autoritratto. Nello stesso anno arrivarono nelle stanze del museo centoquindici autoritratti e altrettanti nel biennio che seguì. È del settembre scorso la delibera che ha permesso l’acquisizione di questo corpus di 295 opere di maestri del Novecento che compongono la collezione di autoritratti di Raimondo Rezzonico, interessante anche per la varietà delle tecniche rappresentate (olii, disegni, stampe e qualche fotografia) a testimonianza delle sperimentazioni esercitate dagli artisti nel corso del secolo scorso. “Uno stereotipo diffuso vuole lo Stato totalmente assente dal mercato dell’arte, per nulla interessato ad accrescere con acquisti mirati il suo patrimonio. Questo non è vero - dichiara il Soprintendente Paolucci - o almeno non è vero se riferito ai musei del Polo fiorentino. Negli ultimi dieci anni le collezioni statali della nostra città si sono arricchite di opere d’arte per un valore complessivo di € 37.208.881”La mostra è promossa dalla Soprintendenza per il Polo Museale fiorentino, dall’Associazione Amici degli Uffizi e dalla Provincia di Firenze che ha inserito la mostra nell’ambito delle manifestazioni de “Il Genio Fiorentino”. Il catalogo è edito dalla Polistampa. Raimondo Rezzonico, famoso imprenditore ed editore del Canton Ticino e presidente del Festival internazionale del cinema di Locarno, era un appassionato amante dell’arte e grande collezionista. Nel corso di quarant’anni ha raccolto oltre a opere dei maggiori pittori e scultori del ‘900, una cospicua collezione di autoritratti, ceduta ora dagli eredi agli Uffizi. Raimondo Rezzonico era molto legato a Firenze, città in cui visse per qualche tempo con tutta la famiglia e dove acquistò una casa che divenne nel tempo rifugio e luogo di riposo. Dopo la sua morte, avvenuta quattro anni orsono, gli eredi desiderando non smembrare la raccolta, hanno voluto legarla agli Uffizi, con un’offerta vantaggiosa per lo Stato italiano.
Tel. 055 213560 – 055 284034
Data recensione: 26/04/2006
Testata Giornalistica: Marketpress
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