chiudi

Firenze, 1936. Sergio Bini è garzone in un negozio di stoffe di proprietari ebrei, ma con l’entrata in vigore delle leggi razziali resta senza lavoro

Firenze, 1936. Sergio Bini è garzone in un negozio di stoffe di proprietari ebrei, ma con l’entrata in vigore delle leggi razziali resta senza lavoro. A Castello, col suo nuovo impiego in un’officina meccanica, si forma alla scuola politica di un operaio anziano. Il giorno decisivo è l’8 settembre 1943, quando Sergio diventa partigiano con il nome di battaglia Fumo. Comandante di distaccamento nella X Brigata garibaldina d’assalto Caiani, prenderà parte a diverse battaglie, giungendo sino a Firenze dopo lo scoppio dell’insurrezione. In seguito alla smobilitazione partigiana, si arruolerà nel Gruppo di combattimento Friuli, finendo la guerra a fianco degli alleati. La vicenda di Sergio Bini è raccontata da Pietro Gianassi in Fumo, l’ultimo della Caiani, libro che nasce da una lunga intervista con l’ex partigiano ormai novantenne e dalla trascrizione del suo racconto in prima persona. Nelle pagine del volume, le memorie di Fumo si alternano a excursus storici e note esplicative, oltre che a foto, cartine e preziosi documenti dell’epoca. Pietro Gianassi, nato a Roma nel 1968, vive a Livorno, dove è operatore della Polizia di Stato. Appassionato cultore di storia della seconda guerra mondiale, ha svolto accurate ricerche sugli scenari bellici europei, in particolare quello italiano. «Oltre che racconto di guerra - spiega l’autore, - quest’opera è uno spaccato della quotidianità di una società povera, in cui la vita era dura, priva di certezze del domani, dove la morte era compagna quotidiana di viaggio e la vita ‘costava poco’. È una storia che rende onore non soltanto ai partigiani, ma a tutti coloro che hanno resistito alle violenze dell’occupazione tedesca, fino alla liberazione». Il racconto di Fumo è completato da una sezione di ricordi familiari, in cui la guerra fa da sfondo alle vicissitudini del nonno, del padre e delle zie dell’autore. Un cimelio ritrovato da Gianassi in un mercatino chiude il cerchio di questo libro, in cui il passato si lega al presente con il doppio filo di una memoria non più solamente privata, ma collettiva.  
Data recensione: 01/03/2013
Testata Giornalistica: Informatore
Autore: ––