chiudi

Gli anni ’70 e il terrorismo in Toscana. La strage di Empoli, la sparatoria di Querceta, l’omicidio di Fausto Dionisi a Firenze. Silvestro Picchi, quarant’anni in polizia, agente dell’antiterrorismo

Gli anni ’70 e il terrorismo in Toscana. La strage di Empoli, la sparatoria di Querceta, l’omicidio di Fausto Dionisi a Firenze. Silvestro Picchi, quarant’anni in polizia, agente dell’antiterrorismo negli anni di piombo, ha vissuto tutti questi episodi in prima persona. E decide di raccontarli in un libro dove i protagonisti sono finalmente le vittime, non i carnefici. Intitolato “Quasi per caso. La mia vita in polizia e gli anni di piombo” (Sarnus, pp. 80, euro 10), il diario uscirà martedì, introdotto da un testo dell’ex procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna: «In queste pagine non vi è spazio per la fantasia: Picchi s’imbatté nei più gravi episodi criminali della Toscana, in uno dei quali per il puro intervento del caso non perse la vita». Entrato in polizia nel 1971, Picchi è scelto nel 1974 per far parte del Nucleo Anti Terrorismo della Questura di Firenze. Il suo lavoro lo porta subito a contatto ravvicinato con organizzazioni eversive e bande armate, terroristi rossi e neri. È il 24 gennaio 1975 quando alle 20.45 Mario Tuti uccide a Empoli il brigadiere Leonardo Falco e l’appuntato Giovanni Ceravolo, ferendo gravemente Arturo Rocca. Simpatizzante della destra extraparlamentare e fondatore del Fronte Armato Rivoluzionario, il Tuti era già noto alle forze dell’ordine come straordinario “collezionista” di armi da fuoco.
Il libro riporta la testimonianza della figlia di Falco, Anna, una testimonianza piena di amarezza e interrogativi: perché il padre, quel giorno fuori servizio, fu all’improvviso mandato a partecipare all’arresto di Tuti? Perché le istituzioni furono poi così poco vicine alla famiglia, perfino dissuasa dal costituirsi parte civile? Rafforzano i dubbi le rivelazioni dello stesso Picchi la cui squadra, appartenente al Nucleo specializzato diretto da Giuseppe Ioele, aveva preparato quel blitz ma all’ultima ora fu inaspettatamente inviata altrove.
Data recensione: 13/11/2011
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: ––