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Sul finire degli anni Ottanta, raccontano le cronache, l’architetto Adam Pollock allestì per Pitti a Villa la Petraia una mega-festa con seicento invitati, quasi a

Sul finire degli anni Ottanta, raccontano le cronache, l’architetto Adam Pollock allestì per Pitti a Villa la Petraia una mega-festa con seicento invitati, quasi a "riparare" il torto subito più di cent’anni prima dalla contessa di Mirafiori, al secolo Rosa Vercellana, insomma la "Bella Rosina", dal 1869 moglie "morganatica"di Re Vittorio Emanuele II, che non riuscì mai a coronare il sogno di aprire i saloni della villa alle nobili fiorentine. E le medesime cronache dicono che anche nel gennaio ’87 l’aristocrazia gigliata storseil naso.
Non c’è mai stato feeling, insomma, tra i blasoni fiorentini e la corona sabauda, almeno nelle persone che la raffiguravano.Ora, una mostra indaga la vita privata del re Vittorio Emanuele II e quel rapporto nel periodo unitario. S’inaugura oggi alle 17.30, proprio nella cornice di Villa Medicea La Petraia a Castello (ingresso da via della Petraia, 40) la mostra Le passioni del re. Paesi, cavalli e altro a Firenze al tempo dei Savoia, a cura di Mirella Branca e Annarita Caputo. Dopo i saluti della soprintendente al Polo museale Cristina Acidini e della direttrice della villa Alessandra Griffo, si terranno il vernissage e la visita dell’esposizione, seguiti da un concerto a cura del Conservatorio Luigi Cherubini (ore 18.30). La mostra indaga il rapporto tra Vittorio Emanuele II e Firenze tra il 1861e il 1871 attraverso una accurata scelta di dipinti, fotografie, disegni, arredi e oggetti d’uso. E proprio l’assetto sabaudo della villa abitata dalla "Bella Rosina" è il punto di partenza per mettere a fuoco aspetti privati e passioni della vita del "re galantuomo". Si illustrano le scelte riguardo alla pittura di paesaggio, alle porcellane Ginori, agli arredi scelti per le sue residenze, secondo un gusto confortevole proprio degli ambienti alto borghesi, più che della tradizione di corte. Si documentano gli importanti interventi architettonici avvenuti nel complesso delle Scuderie Reali di Porta Romana e nell’ardita copertura in ferro e vetro del cortile della Petraia, trasformato in salone da ballo per la festa di fidanzamento di Emanuele di Mirafiore, figlio del re e della Bella Rosina, con Blanche de Larderel.
L’esposizione sarà visitabile fino al 10 febbraio 2012 a ingresso libero dal lunedì alla domenica con orario 8.15-16.30 (chiusura secondo e terzo lunedì del mese, Natale e Capodanno). Il catalogo è realizzato da Polistampa.  
Data recensione: 09/11/2011
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: ––