Galleria Frilli, la passione per la Chimera

Fino alle radici della mitologia per mettere a nudo l’ormai famosa figura della Chimera. Questo è lo scopo dell’ultimo libro del professor Ugo Bardi Il Libro della Chimera (edizioni Polistampa), che sarà presentato stasera (ore 18,30, su invito) alla Galleria Frilli (via dei Fossi 26/r, Firenze). Al centro della ricerca il fantastico mostro mitologico composto da parti di diversi animali: la capra, il leone e il serpente. L’immagine più famosa della Chimera è rappresentata dal noto capolavoro etrusco in bronzo (V-IV secolo a. C.) al centro di un interesse ormai internazionale. La scultura bronzea scoperta nel 1553 nelle campagne di Arezzo e restaurata da Benvenuto Cellini è adesso conservata al Museo Archeologico di Firenze mentre due copie sono state collocate in piazza della Stazione ad Arezzo. Anche il fiorentino Studio Frilli ha in catalogo da decenni la replica in bronzo della scultura etrusca con dettagli fedeli alla fusione autentica. Questa passione per una fedele produzione eseguita completamente a mano, di repliche classiche, Liberty e rinascimentali ha spinto i soci della Galleria, tutti componenti della famiglia Marinelli, ad aprire il loro spazio espositivo anche ad artisti più o meno affermati.