È convinzione comune che la costruzione europea sia stata
attuata attraverso le grandi sfide che il vecchio continente ha saputo
superare. Tra quella più antica della ricostruzione post-bellica con l’istituzione
della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) nel 1951, e quella più
recente per debellare il COVID con il varo del Recovery Plan del 2020, si
colloca una terza, forse meno celebre ma non meno impegnativa: quella per
combattere la deindustrializzazione degli anni ‘70 e ‘80 e il conseguente
degrado economico e sociale di cui hanno sofferto le principali città europee.
Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), istituito nel 1975, è stato lo
strumento principale per promuovere programmi di rigenerazione urbana. Il riuso
delle aree industriali dismesse ha spesso svolto un ruolo chiave nel successo
di questi programmi. Attraverso l’esame dei principali progetti di
rigenerazione, alla luce degli obiettivi di volta in volta fissati dai
successivi cicli di programmazione dei Fondi strutturali, il volume analizza da
un lato l’evolversi delle strategie dei programmi di rigenerazione – dalle
nuove infrastrutture come volano di crescita, alla green transition come motore di una radicale riconversione del
modello di sviluppo –, dall’altro il contributo che le diverse forme di riuso
del patrimonio industriale hanno fornito alla rivitalizzazione delle città in
Europa.
È convinzione comune che la costruzione europea sia stata
attuata attraverso le grandi sfide che il vecchio continente ha saputo
superare. Tra quella più antica della ricostruzione post-bellica con l’istituzione
della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) nel 1951, e quella più
recente per debellare il COVID con il varo del Recovery Plan del 2020, si
colloca una terza, forse meno celebre ma non meno impegnativa: quella per
combattere la deindustrializzazione degli anni ‘70 e ‘80 e il conseguente
degrado economico e sociale di cui hanno sofferto le principali città europee.
Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), istituito nel 1975, è stato lo
strumento principale per promuovere programmi di rigenerazione urbana. Il riuso
delle aree industriali dismesse ha spesso svolto un ruolo chiave nel successo
di questi programmi. Attraverso l’esame dei principali progetti di
rigenerazione, alla luce degli obiettivi di volta in volta fissati dai
successivi cicli di programmazione dei Fondi strutturali, il volume analizza da
un lato l’evolversi delle strategie dei programmi di rigenerazione – dalle
nuove infrastrutture come volano di crescita, alla green transition come motore di una radicale riconversione del
modello di sviluppo –, dall’altro il contributo che le diverse forme di riuso
del patrimonio industriale hanno fornito alla rivitalizzazione delle città in
Europa.
Polistampa, 2025
A cura di:
Pagine: 144
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 22x24
ISBN: 978-88-596-2487-5
Settori: