
Milano, 1745. Sull’onda economica favorevole dell’impero austriaco,
un “capitalista”, Felice Clerici, fonda la prima manifattura moderna di
“maiolica fina” della città, adottando come modelli artistici innovativi forme
e decori europei e orientali. Avrà grande successo.
Il suo miglior pittore, Pasquale Rubati, una decina d’anni dopo si renderà
indipendente, e per un breve periodo sarà attiva anche una terza azienda: la
Fabbrica di Santa Cristina.
Oltre allo studio storico di molte carte documentarie, tra cui gli inventari
aziendali, possiamo osservare in questo volume gli esemplari museali noti e
quelli, spesso inediti, di una importante collezione privata specialistica.
Milano, 1745. Sull’onda economica favorevole dell’impero austriaco,
un “capitalista”, Felice Clerici, fonda la prima manifattura moderna di
“maiolica fina” della città, adottando come modelli artistici innovativi forme
e decori europei e orientali. Avrà grande successo.
Il suo miglior pittore, Pasquale Rubati, una decina d’anni dopo si renderà
indipendente, e per un breve periodo sarà attiva anche una terza azienda: la
Fabbrica di Santa Cristina.
Oltre allo studio storico di molte carte documentarie, tra cui gli inventari
aziendali, possiamo osservare in questo volume gli esemplari museali noti e
quelli, spesso inediti, di una importante collezione privata specialistica.
Polistampa, 2025
Pagine: 416
Caratteristiche: ill. col., cart.
Formato: 24x31
ISBN: 978-88-596-2453-0
Settore: