Rivivono in queste pagine alcune delle maggiori scrittrici
europee del ventesimo secolo. Il rapporto conflittuale con il potere è evidente
nella grande poeta russa nata in Ucraina Anna Achmatova o nella spagnola Carmen
Martín Gaite, icona dell’antifranchismo, o in Natalia, giovane moglie di Leone
Ginzburg quando fu ammazzato in carcere dai fascisti. Tale conflitto si esprime
in alcune, Carmen e Natalia certo ma anche la Nobel polacca Szymborska, nella
scelta di scrivere l’infra-ordinario e non lo stra-ordinario: la vita cioè, e
non la guerra, in una prospettiva dal basso, consapevolmente femminile. Più
combattive sulla scena culturale Virginia Woolf e Simone de Beauvoir, i cui
testi fondamentali per il movimento femminista sono notissimi; e così la
mitica, per la letteratura in lingua tedesca, austriaca della Carinzia Ingeborg
Bachmann, che esprime la complessità dei confini e del genere in splendidi
racconti e romanzi.
Sette grandi autrici che, nonostante la mancanza di garanzie per una artista
femmina, hanno espresso il mondo e se stesse con fragile ma forte voce
artistica.
These pages are focused on some of the greatest European female writers of the twentieth century, such as the great Russian poet born in Ukraine Anna Achmatova or the Spanish Carmen Martín Gaite, icon of anti-Francoism. Seven great authors who, despite the lack of guarantees for a female artist, have expressed themselves with a fragile but strong artistic voice.
Polistampa, 2022
A cura di:
Pagine: 136
Caratteristiche: br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-596-2313-7
Collana:
I Quaderni della Colombaria, 8
Settori: