
La notte tra il 14 e il 15 aprile 1912
il Titanic, la nave più bella, grande e affascinante di sempre, colpì un
iceberg e affondò nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico, portando con sé 1.518
delle 2.223 persone presenti a bordo. In poco più di due ore, tutta l’opulenza
e lo sfarzo del più grande gioiello dell’ingegneria navale di ogni tempo s‘inabissò, cancellando sogni, certezze e speranze di chi credeva che l’uomo
avesse raggiunto un definitivo dominio sulla natura.
Prendendo in esame le cronache, i
giornali dell’epoca e altre fonti storiche, questo saggio ripercorre una pagina
tragica del Novecento, impressa in modo indelebile nell’immaginario collettivo.
La notte tra il 14 e il 15 aprile 1912
il Titanic, la nave più bella, grande e affascinante di sempre, colpì un
iceberg e affondò nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico, portando con sé 1.518
delle 2.223 persone presenti a bordo. In poco più di due ore, tutta l’opulenza
e lo sfarzo del più grande gioiello dell’ingegneria navale di ogni tempo s‘inabissò, cancellando sogni, certezze e speranze di chi credeva che l’uomo
avesse raggiunto un definitivo dominio sulla natura.
Prendendo in esame le cronache, i
giornali dell’epoca e altre fonti storiche, questo saggio ripercorre una pagina
tragica del Novecento, impressa in modo indelebile nell’immaginario collettivo.
Mauro Pagliai, 2022
Pagine: 152
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 12x17
ISBN: 978-88-564-0500-2
Collana:
Storie del mondo Tascabili, 5
Settore: