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“Quei lontani sogni cattivi”

Memorie di un prigioniero toscano della Grande Guerra

Introduzione di Riccardo Nencini

12,35 € 13,00
Qt

Le memorie di Faustino Giannoni, prigioniero italiano durante la Grande Guerra, sono scritte in prima persona con stile semplice ed efficace. Il testo, preceduto da una testimonianza del senatore Riccardo Nencini e da una nota sulle scelte operate dal nipote Francesco nella trascrizione, è impreziosito da un saggio sulla vicenda dei toscani nella prima guerra mondiale.
In pagine toccanti e ricche di notizie sulla situazione carceraria, sono ricostruiti i rapporti umani che si creavano fra gli internati, di diverse nazionalità, e fra questi e i loro carcerieri. Pur affamati e sottoposti a un trattamento spesso umiliante, i prigionieri erano curati con professionalità in caso di malattia e potevano a volte scegliere di lavorare fuori dal campo: un’opportunità che porta Faustino in Boemia insieme ad altri commilitoni. Qui lavora nei campi al servizio di una famiglia con cui instaura presto rapporti di amicizia, e ha modo di partecipare alla vita della comunità.
Tornato al campo di concentramento, quando arriverà la notizia della pace, le sentinelle austriache correranno a braccia levate verso i prigionieri gridando: “Italiani, è finita la guerra! Siamo tutti fratelli! Torneremo alle nostre famiglie!”. In un attimo, da nemici a fratelli.

Le memorie di Faustino Giannoni, prigioniero italiano durante la Grande Guerra, sono scritte in prima persona con stile semplice ed efficace. Il testo, preceduto da una testimonianza del senatore Riccardo Nencini e da una nota sulle scelte operate dal nipote Francesco nella trascrizione, è impreziosito da un saggio sulla vicenda dei toscani nella prima guerra mondiale.
In pagine toccanti e ricche di notizie sulla situazione carceraria, sono ricostruiti i rapporti umani che si creavano fra gli internati, di diverse nazionalità, e fra questi e i loro carcerieri. Pur affamati e sottoposti a un trattamento spesso umiliante, i prigionieri erano curati con professionalità in caso di malattia e potevano a volte scegliere di lavorare fuori dal campo: un’opportunità che porta Faustino in Boemia insieme ad altri commilitoni. Qui lavora nei campi al servizio di una famiglia con cui instaura presto rapporti di amicizia, e ha modo di partecipare alla vita della comunità.
Tornato al campo di concentramento, quando arriverà la notizia della pace, le sentinelle austriache correranno a braccia levate verso i prigionieri gridando: “Italiani, è finita la guerra! Siamo tutti fratelli! Torneremo alle nostre famiglie!”. In un attimo, da nemici a fratelli.

Sarnus, 2018

A cura di:

Pagine: 112

Caratteristiche: ill. b/n, br.

b/w ills, paperback

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-563-0257-8

Collana:
Diari e Memorie, 50

Settori:

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