Giuseppe Ferri partecipa alla campagna di Russia dall’aprile
al dicembre del 1942. Ha ventinove anni e porta con sé un’agendina in pelle
dove annota le sue esperienze con una matita, perché l’inchiostro della penna
si congelerebbe a causa del freddo. I suoi appunti sono scarni e non privi di
errori, tuttavia ci restituiscono tutte le sue emozioni, dalla paura alla
nostalgia per le persone care, e naturalmente la speranza per un futuro
migliore. Le parole di Giuseppe ci aiutano a comprendere molti terribili aspetti della
guerra, dalla ferocia dei bombardamenti e delle razzie al dolore per i compagni
caduti, e ci ricordano che la storia, anche negli avvenimenti più grandi ed
epocali, è fatta prima di tutto di persone.
Introduzione di Matteo Grasso.
I edizione: maggio 2018
I ristampa: settembre 2018
Giuseppe Ferri partecipa alla campagna di Russia dall’aprile
al dicembre del 1942. Ha ventinove anni e porta con sé un’agendina in pelle
dove annota le sue esperienze con una matita, perché l’inchiostro della penna
si congelerebbe a causa del freddo. I suoi appunti sono scarni e non privi di
errori, tuttavia ci restituiscono tutte le sue emozioni, dalla paura alla
nostalgia per le persone care, e naturalmente la speranza per un futuro
migliore. Le parole di Giuseppe ci aiutano a comprendere molti terribili aspetti della
guerra, dalla ferocia dei bombardamenti e delle razzie al dolore per i compagni
caduti, e ci ricordano che la storia, anche negli avvenimenti più grandi ed
epocali, è fatta prima di tutto di persone.
Introduzione di Matteo Grasso.
I edizione: maggio 2018
I ristampa: settembre 2018
Sarnus, 2018
A cura di:
Pagine: 80
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-563-0240-0
Collana:
Diari e Memorie, 48
Settori: