
Il volume racconta in tono familiare un incontro tra Giovanni Spadolini e Arturo Carlo Jemolo, approdato ai novant’anni. Dice Spadolini. “La memoria è prodigiosa. Frammenti di anni lontani si uniscono a squarci del tormentato presente, insondabile per entrambi... Jemolo rievoca, con portentosa precisione, uomini e cose dell’Italia lontana e recente. Fra gli uomini di stato del dopoguerra forse il prediletto è Einaudi, per la sobrietà piemontese, per quella secchezza di stile, da servitore dello stato. Rispetta De Gasperi, ha molta ammirazione per Sturzo... Non era in confidenza con Moro, alla cui memoria si inchina...”.
Il volume racconta in tono familiare un incontro tra Giovanni Spadolini e Arturo Carlo Jemolo, approdato ai novant’anni. Dice Spadolini. “La memoria è prodigiosa. Frammenti di anni lontani si uniscono a squarci del tormentato presente, insondabile per entrambi... Jemolo rievoca, con portentosa precisione, uomini e cose dell’Italia lontana e recente. Fra gli uomini di stato del dopoguerra forse il prediletto è Einaudi, per la sobrietà piemontese, per quella secchezza di stile, da servitore dello stato. Rispetta De Gasperi, ha molta ammirazione per Sturzo... Non era in confidenza con Moro, alla cui memoria si inchina...”.
Felice Le Monnier, 1981
A cura di:
Pagine: 96
Caratteristiche: br.
Formato: 16,5x24
ISBN: 88-00-85588-1
Collana:
Quaderni della Nuova Antologia, 11
Settori: