
Giovanni Boccaccio, il grande narratore che col suo Decamerone ha segnato in modo indelebile la storia della letteratura, è stato spesso additato come osceno, licenzioso, perfino immorale. Ma qual è veramente la sua visione della donna, protagonista ricorrente nella produzione del poeta di Certaldo?
Partendo da un’analisi della società medievale toscana, l’autrice prende in esame in particolare l’Elegia di Madonna Fiammetta, il Corbaccio e lo stesso Decamerone, per mostrare differenze e analogie tra le figure femminili lì presenti. Ripercorrendo la biografia di Boccaccio, emerge un’evoluzione complessa nel suo rapporto con la donna, in cui ammirazione e rispetto si alternano talvolta a punte di radicale misoginia.
Giovanni Boccaccio, author of the famous Decameron that has crucially marked the history of literature, has often been addressed as obscene, licentious, even immoral. But what did he really think about women, which are a recurring theme in his production?
Starting from an analysis of the society in medieval Tuscany, Monika Antes discusses in detail the Elegy of Madonna Fiammetta, the Corbaccio and the Decameron itself, to show differences and similarities between the female figures depicted in these works. Tracing the biography of Boccaccio, the essay shows the complex evolution in his relationship with women, in which admiration and respect are sometimes replaced by harsh misogyny.
Mauro Pagliai, 2016
Pagine: 104
Caratteristiche: br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-564-0327-5
Collana:
Storie del mondo, 23
Settori: