
Giorgio Bàrberi Squarotti ha scritto di Massimo Papini: “La sua poesia profonda, quieta, sapiente mi ha avvinto. Mi sembra eccezionale la sua capacità di partire da occasioni e situazioni semplicissime per un itinerario di conoscenza e di rivelazione che si avvale di ritmi solenni, un poco rallentati, di immagini in cui brilla la luce della verità della vita e della morte. Insomma la sua poesia mi sembra fra le più alte e originali che abbia da tempo incontrato”.
La presentazione dell’opera è di Giorgio Luti.
Giorgio Bàrberi Squarotti ha scritto di Massimo Papini: “La sua poesia profonda, quieta, sapiente mi ha avvinto. Mi sembra eccezionale la sua capacità di partire da occasioni e situazioni semplicissime per un itinerario di conoscenza e di rivelazione che si avvale di ritmi solenni, un poco rallentati, di immagini in cui brilla la luce della verità della vita e della morte. Insomma la sua poesia mi sembra fra le più alte e originali che abbia da tempo incontrato”.
La presentazione dell’opera è di Giorgio Luti.