L’apparato decorativo e gli arredi del cinema Arlecchino, inaugurato a Firenze nel 1959 e attivo fino al 2007, sono testimonianza di una stagione particolarmente creativa della società italiana, quando si passò dalla fase critica della ricostruzione a un ordine e a un rinnovamento che vedeva l’industria dialogare con il design.
La pubblicazione, illustrata a colori, ripercorre le tappe dell’intervento di tutela e valorizzazione dei bassorilievi, delle ceramiche, delle pitture di diversi e valenti autori, molti dei quali riscoperti negli ultimi anni. “Questo volume”, scrive Cristina Acidini, “di contenuti originali e fondati su ricerche di prima mano, provvede al recupero di una vivace tessera nel gran mosaico della storia cittadina, e raggiunge la dimensione di un importante e duraturo contributo alla storia delle arti del XX secolo”.
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L’apparato decorativo e gli arredi del cinema Arlecchino, inaugurato a Firenze nel 1959 e attivo fino al 2007, sono testimonianza di una stagione particolarmente creativa della società italiana, quando si passò dalla fase critica della ricostruzione a un ordine e a un rinnovamento che vedeva l’industria dialogare con il design.
La pubblicazione, illustrata a colori, ripercorre le tappe dell’intervento di tutela e valorizzazione dei bassorilievi, delle ceramiche, delle pitture di diversi e valenti autori, molti dei quali riscoperti negli ultimi anni. “Questo volume”, scrive Cristina Acidini, “di contenuti originali e fondati su ricerche di prima mano, provvede al recupero di una vivace tessera nel gran mosaico della storia cittadina, e raggiunge la dimensione di un importante e duraturo contributo alla storia delle arti del XX secolo”.
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Polistampa, 2014
Pagine: 128
Caratteristiche: ill. col., cart.
Formato: 22,5x23,5
ISBN: 978-88-596-1453-1
Settori: