“L’unico progetto degno di una coscienza moralmente matura è quello del dialogo delle civiltà”: così scriveva Ernesto Balducci agli inizi degli anni ’80 affrontando le tematiche, tutt’oggi stringenti, dell’allargamento delle frontiere verso il villaggio globale. Come reagisce il pensiero filosofico e spirituale alla crisi generata dall’erosione dei confini culturali e dall’apertura verso l’Asia? Proprio partendo dai tratti distintivi del pensiero orientale, l’autore illustra le vie da seguire per salvare il mondo occidentale dai falsi valori e dall’ignoranza, favorendo la reciproca comprensione. Per superare il divario tra la condizione della coscienza umana e la complessità tipica della situazione attuale è necessario compiere un salto qualitativo, un passaggio che conduca da uno stato di confusione a una vera e propria “nuova coscienza”. Scritto alle porte dell’apocalisse del terzo millennio e per molti versi profetico, il testo ci mostra come l’umanità debba trovare la forza necessaria per compiere un rigetto del passato, quel passato nella cui sopravvivenza si nascondono le vere minacce della fine del mondo.
Il testo, edito la prima volta da Bompiani nel 1981, è introdotto da Andrea Cecconi e attualizzato, mediante commenti capitolo per capitolo, da Manuela Plastina.
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“The only suitable project for a morally mature consciousness is that of a dialogue between civilizations”: so wrote in the early 80s Ernesto Balducci (1922-1992), one of the greatest thinkers of the 20th century, addressing the issue of the enlargement of the borders towards the “global village”. How does philosophical and spiritual thinking react to the crisis generated by the demolition of cultural boundaries and by the opening to Asia? Starting from the main features of Oriental thought, the author shows the ways that need to be followed in order to save the Western world from false values and ignorance, fostering mutual understanding. To bridge the gap between human consciousness and the complexity of the current situation it is necessary to make a qualitative leap, a passage that leads from a state of confusion to a real “new consciousness”. Written at the gates of the third millennium, this almost prophetic essay shows us how mankind should find the strength to reject the past, a past where the real threats for end of the world lie.
The book, published for the first time by Bompiani in 1981, is prefaced by Andrea Cecconi and it contains new comments chapter by chapter written by Manuela Plastina.
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Mauro Pagliai, 2014
Pagine: 216
Caratteristiche: br.
Formato: 12,2x20
ISBN: 978-88-564-0246-9
Collana:
Le ragioni dell’Occidente, 19
Settori: