Il volume raccoglie una selezione di testi dello studioso di botanica Giulio Moggi e ne ripercorre quasi cinquant’anni di carriera accademica: articoli, relazioni, sintesi storiche spaziano dal mondo della botanica ad altre discipline, ben documentando la vastità di interessi dell’autore, e si rivolgono non solo ai cultori della materia ma anche a un pubblico più vasto di appassionati e curiosi. Si tratta di scritti inediti che parlano di collezioni botaniche, di piante di particolare interesse quali lo zafferano, le palme, le querce, di storia della botanica, di giardini di acclimatazione e di personalità scientifiche che in vario modo si sono occupate di piante.
“Oltre che di sistematica e di fitogeografia”, scrive Francesco Maria Raimondo, “Guido Moggi si occupa della botanica nella storia dell’arte, ed è stato fra i primi in Italia ad interessarsi di museologia botanica e dello studio dei giardini storici. Precursore, quindi, della botanica applicata ai beni culturali, in questo campo sviluppa indagini che saranno poi riprese dagli allievi, creando di fatto una scuola diffusa nel Paese, che ha come baricentro la Toscana ma anche emanazioni in tutte le altre regioni italiane”.
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Il volume raccoglie una selezione di testi dello studioso di botanica Giulio Moggi e ne ripercorre quasi cinquant’anni di carriera accademica: articoli, relazioni, sintesi storiche spaziano dal mondo della botanica ad altre discipline, ben documentando la vastità di interessi dell’autore, e si rivolgono non solo ai cultori della materia ma anche a un pubblico più vasto di appassionati e curiosi. Si tratta di scritti inediti che parlano di collezioni botaniche, di piante di particolare interesse quali lo zafferano, le palme, le querce, di storia della botanica, di giardini di acclimatazione e di personalità scientifiche che in vario modo si sono occupate di piante.
“Oltre che di sistematica e di fitogeografia”, scrive Francesco Maria Raimondo, “Guido Moggi si occupa della botanica nella storia dell’arte, ed è stato fra i primi in Italia ad interessarsi di museologia botanica e dello studio dei giardini storici. Precursore, quindi, della botanica applicata ai beni culturali, in questo campo sviluppa indagini che saranno poi riprese dagli allievi, creando di fatto una scuola diffusa nel Paese, che ha come baricentro la Toscana ma anche emanazioni in tutte le altre regioni italiane”.
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Polistampa, 2013
Pagine: 160
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-596-1276-6
Settori: