
Un ascensore che non funziona, un attico da raggiungere con il peso dell’acqua minerale e di quattro bottiglie di vino. Queste saranno consumate durante la salita. Gli scalini scandiscono la vita e la profonda solitudine del protagonista, la cui mente è occupata dal ricordo del padre, della madre e di Ernesto, l’uomo che ama e che, nel timore di perdere, vorrebbe forse tradire. E infine dal pensiero della psicananalisi.
Quando raggiunge il suo attico e la terrazza sovrastante, vuole lasciarsi andare. E guarda il cielo.
Quando raggiunge il suo attico e la terrazza sovrastante, vuole lasciarsi andare. E guarda il cielo.
Un lungo racconto. Un’ottima costruzione.
Un ascensore che non funziona, un attico da raggiungere con il peso dell’acqua minerale e di quattro bottiglie di vino. Queste saranno consumate durante la salita. Gli scalini scandiscono la vita e la profonda solitudine del protagonista, la cui mente è occupata dal ricordo del padre, della madre e di Ernesto, l’uomo che ama e che, nel timore di perdere, vorrebbe forse tradire. E infine dal pensiero della psicananalisi.
Quando raggiunge il suo attico e la terrazza sovrastante, vuole lasciarsi andare. E guarda il cielo.
Quando raggiunge il suo attico e la terrazza sovrastante, vuole lasciarsi andare. E guarda il cielo.
Un lungo racconto. Un’ottima costruzione.
Mauro Pagliai, 2011
Pagine: 64
Caratteristiche: br.
br.
Formato: 12x17
ISBN: 978-88-564-0142-4
Collana:
Formula30, 6
Settore: